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Manovra. Parafarmacie: "Governo ha cambiato provvedimento. Chiediamo incontro"


Con una nota congiunta di Anpi, Mnlf e Forum farmacia non convenzionata chiedono un incontro urgente ai ministri Passera e Balduzzi per capire "quale liberalizzazione ha in mente" il Governo dopo che "in 24 ore ha cambiato tre volte il provvedimento sulla liberalizzazione delle farmacie".

06 DIC - "Per fornire dati e informazioni utili ad analizzare compiutamente l’applicazione del decreto sul sistema distributivo del farmaco", le associazioni di parafarmacia Anpi, Mnlf e Forum farmacia non convenzionata chiedono "un incontro urgente" al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e al ministro della Salute, Renato Balduzzi. "Nel frattempo - annunciano - prenderemo tutti provvedimenti necessari per contrastare ogni iniziativa volta ad annullare il processo di liberalizzazione dei farmaci nell’interesse prioritario dei cittadini".

La posizione di Anpi, Mnlf e Forum farmacia non convenzionata è la reazione alle variazioni che il provvedimento riguardante la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C con prescrizione ha subìto nel corso degli annunci fino alla firma del presidente della Repubblica Napolitano.
"Il Governo - osservano le associazioni di categoria - in 24 ore ha cambiato tre volte il provvedimento sulla liberalizzazione delle farmacie, ci viene anche il sospetto che l’ultima versione sia stata corretta post Consiglio dei Ministri".

"Signor Presidente del Consiglio - aggiungono -, ci spieghi meglio quale liberalizzazione ha in mente. Prima ha posto un limite territoriale incomprensibile prima di tutto sul piano dei risultati voluti, atteso che l’obiettivo fosse quello di preservare le farmacie dei piccoli comuni, poi ha demandato al ministro della Salute l’onere di emanare un decreto ministeriale per definire quali debbano essere i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi per le parafarmacie. Noi non ci sottraiamo dalle responsabilità che abbiamo già oggi nei confronti dei cittadini/pazienti ci auguriamo che stesse prescrizioni siano adottate anche per quelle farmacie, le assicuro molte, che sarebbero da chiudere vista l’esiguità della struttura e la precarietà del servizio che forniscono".

"Quanto alle farmacie che paventano licenziamenti indiscriminati - continuano Anpi, Mnlf e Forum farmacia non convenzionata rivolti a Monti -, non si lasci prendere in giro, non licenziano nessuno. Guardi che la perdita economica per ogni farmacia interessata dal provvedimento è di poche migliaia di euro di fatturato, risibile rispetto ai fatturati milionari che vantano, mentre per noi rappresenta la possibilità di espandere il nostro fatturato e dare ulteriore occupazione".

06 dicembre 2011
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