Farmaci prescritti dagli infermieri?Onotri (Smi): “Melazzini ritratti. Deve rimanere un atto medico”
L’ipotesi espressa dal Direttore di Aifa di aprire agli infermieri la possibilità di prescrivere presidi e farmaci viene contestata dal segretario dello Smi, secondo la quale, quella di Melazzini è “un’inaspettata e sfortunata boutade, un’entrata a gamba tesa”.
08 MAR - “Non si crei confusione su un atto propriamente medico, così si alimenta oltretutto inutili e sterili contrapposizioni con il mondo infermieristico. Quella del direttore generale di Aifa è un’inaspettata e sfortunata boutade, una entrata ‘a gamba tesa’ che farebbe bene a ritrattare”.
Va giù dura il segretario generale del Sindacato dei Medici Italiani-Smi,
Pina Onotri, all’indomani delle
dichiarazioni del direttore generale dell’Aifa,
Mario Melazzini, sulla possibilità che gli infermieri possano prescrivere alcuni farmaci, espresse in occasione del Congresso Fnopi, conclusosi ieri a Roma.
“Ci risiamo – ha sottolineato Onotri – prima era stato il famigerato comma 566, poi la decisione a Bologna di ‘eliminare’ i medici dalle ambulanze, ed ora una inaspettata e sfortunata boutade del direttore generale dell’Aifa, Melazzini, una entrata ‘a gamba tesa’ che farebbe bene a ritrattare. Assistiamo ormai da anni a un tentativo costante di ridurre le naturali aree di competenza dei medici, scaricandole sugli infermieri. Scelte e proposte – ha aggiunto – che creano un conflitto sterile tra professionalità fondamentali nel sistema-salute e che risponde, purtroppo, alla continua necessità di ridurre i costi da parte di chi è incapace di gestire il Ssn e che lo sta portando a un suo progressivo smantellamento”.
Medici e infermieri, ha quindi concluso Onotri “sono tasselli fondamentali della sanità pubblica, non si creino ad arte scontri artificiosi, smettiamola però con questo attacco ai medici e alle prerogative proprie dell’atto medico”.
08 marzo 2018
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