Contratto medici. Vergallo (Aaroi-Enac): “Sblocco Atto d'indirizzo buona notizia, ma non basta”
Così il Presidente Nazionale che spiega: “Lo sblocco dell’Atto d’indirizzo è una buona notizia, ma non sufficiente. Così come non sarà sufficiente una eventuale convocazione dell’Aran per bloccare la mobilitazione, almeno per quanto riguarda l’Aaroi-Emac. Dopo anni e anni di blocco del contratto e i tanti punti critici da affrontare non possiamo fermare la protesta”
09 FEB - “Lo
sblocco dell’Atto d’indirizzo è una buona notizia, ma non sufficiente. Così come non sarà sufficiente una eventuale convocazione dell’Aran per bloccare la mobilitazione, almeno per quanto riguarda l’Aaroi-Emac. Dopo anni e anni di blocco del contratto e i tanti punti critici da affrontare non possiamo fermare la protesta prima di capire di che cosa stiamo parlando. A partire dalle risorse messe a disposizione sulle quali non c’è alcuna chiarezza”. E’ il commento del Presidente Nazionale Aaroi-Emac,
Alessandro Vergallo, alla notizia dello sblocco dell’Atto d’indirizzo da parte del Comitato di Settore Regioni-Sanità.
“Non siamo disposti - spiega ancora Vergallo - a intraprendere una trattativa lampo dal sapore pre-elettorale, né siamo disponibili a revocare tutte le azioni di protesta messe in campo finchè non avremo contezza di che cosa ci troveremo di fronte. I nodi da sciogliere sono tanti e (come abbiamo ribadito finora) non riguardano soltanto gli aspetti economici. Il rinnovo del Ccnl è per noi l’occasione per riaffermare diritti fondamentali di cittadini e professionisti del Ssn, che negli anni sono stati calpestasti, dimenticati, quando non cancellati a colpi di leggi, oltre che da contrattazioni decentrate al ribasso. Non basterà, quindi, la sola convocazione a fermarci. Se possa essere il primo passo, dipenderà da quanto e da come la parte datoriale sarà disponibile al confronto”.
09 febbraio 2018
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