Formazione. Fimmg Lazio su concorso Medicina Generale: “L'autodifesa di Lavra è stata eccessiva. Pronti a segnalare tutte le irregolarità”
Alla Fimmg Formazione Lazio le parole del presidente OMCeO Roma, Giuseppe Lavra, sui disservizi verificatisi durante il concorso per l’accesso al triennio di formazione della Medicina Generale, non sono piaciute. La Federazione: “un Ordine dei Medici invece di preoccuparsi di come sgravarsi delle responsabilità, o di sminuire l’accaduto, dovrebbe essere realmente al fianco dei giovani colleghi neo abilitati”. La Fimmg è pronta a farsi portavoce di ogni irregolarità segnalata.
06 NOV - “Caro Presidente Lavra abbiamo chiesto chiarezza e non un imbarazzante palleggiamento di responsabilità, e lo abbiamo chiesto non tanto per noi, ma per tutti i giovani colleghi ormai sfiduciati da quanto avvenuto”. Così, la
Fimmg Formazione Lazio ha reagito alle parole del presidente OMCeO Roma
Giuseppe Lavra in risposta alle richieste, dei giorni scorsi, di chiarimenti sui disservizi verificatisi durante il concorso per l’accesso al triennio di formazione della Medicina Generale.
“Un Ordine dei Medici - ha detto ancora la Fimmg Formazione Lazio al presidente Lavra - invece di preoccuparsi di come sgravarsi delle responsabilità, o di sminuire l’accaduto,
dovrebbe essere realmente al fianco dei giovani colleghi neo abilitati, valutando opportunamente le situazioni di crisi e tutelando la loro strada verso la Professione, in quanto bene comune del nostro Paese. C’è un proverbio che dice di non chiedere all’oste se il vino è buono, ma noi non abbiamo chiesto chiarimenti all’oste, ma bensì ad uno dei più grandi Ordini professionali di Europa”.
“I giovani iscritti avrebbero, a nostro avviso - ha aggiunto la Federazione - probabilmente preferito una maggiore fermezza nel condannare il malcostume, piuttosto di una precipitosa difesa dei commissari, poichè riteniamo che una istituzione a tutela della deontologia ha innanzitutto il compito di biasimare ogni palese manifestazione di cattivo esempio.
Questa autodifesa appare pertanto eccessiva a fronte di errori più che evidenti. Come può quindi un giovane collega sentir si tutelato da un’istituzione che tende a negare una realtà oggettiva escludendo a priori un'analisi o perlomeno un’autocritica del proprio operato?”.
“Nessuno vuole demonizzare nessuno e, per citarla, nessuno vuole fare la parte del lupo - ha concluso la Fimmg Formazione Lazio -
ma negare qualunque tipo di responsabilità dei suoi delegati riteniamo sia un segno di scarsa fermezza e allo stesso tempo di debolezza che un Ordine come quello di Roma non può permettersi. Prendiamo pertanto atto di quanto ha affermato e la ringraziamo dei chiarimenti, ma, recependo anche l’invito del segretario Nazionale Fimmg Formazione, riteniamo di avere il dovere di dare tutto l’appoggio necessario ai giovani colleghi medici in difficoltà, che ancor di più nella realtà romana, causa un Ordine professionale assente e distante dai destinatari naturali della propria missione, sono quindi costretti a cercare aiuto altrove. Per tale motivo, ascolteremo attentamente e ci faremo portavoce di quanti vorranno segnalare situazioni irregolari e portare alla luce ogni tipo di istanza, raccogliendo le suddette segnalazioni, restando a disposizione dell’Ordin e stesso e degli stessi commissari”.
06 novembre 2017
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