Nasce Simri, la prima Società Scientifica di Medicina Riabilitativa Interventistica in Italia
“Medicina moderna, metodiche mini invasive tecnologicamente avanzate e percorsi riabilitativi individuali si alleano e diventano i pilastri sui quali si fonda la Simri per la cura del paziente”, sottolinea il presidente della Società Scientifica, Raoul Saggini
24 OTT - Viene presentata oggi, durante il congresso Simfer (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) in corso a Genova, Simri, Società Italiana di Medicina Riabilitativa Interventistica: la nuova Società Scientifica si rivolge ai clinici che individuano nell'‘atto medico’ il fondamento per la cura della persona e nell'approccio riabilitativo, in associazione con il gesto terapeutico mini invasivo, la strada per raggiungere l'obiettivo terapeutico in tempi rapidi.
“La Simri riposiziona il medico al centro della diagnosi e fornisce, accanto al trattamento riabilitativo, nuove metodiche mini invasive interventistiche che diventano strumento essenziale per consolidare il percorso di cura”, sottolinea il presidente della Società Scientifica,
Raoul Saggini, specialista in Ortopedia e Traumatologia, in Medicina Fisica, Riabilitazione e in Medicina dello Sport, Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa all'Università degli Studi “Gabriele d'Annunzio” di Chieti.
“Tutte le manovre interventistiche, siano esse volte a curare il sintomo o la causa, trovano nella SIMRI una valenza scientifica e un razionale metodologico che aiuta il medico ‘giovane’ ad avvicinarsi alla medicina del terzo millennio con una visione olistica, e allo stesso tempo estremamente pratica e concreta, durante l'approccio terapeutico”, aggiunge Saggini, delineando una vera e propria ‘strategia riabilitativa’ per il paziente.
Numerosi gli obiettivi e le novità che la Simri desidera mettere in campo. In particolare, la nuova società vuole rinnovare la didattica e la ricerca scientifica attraverso la creazione di un laboratorio di comunicazione multimediale per l'erogazione di moduli didattici ultra-specialistici. “La prima sfida di Simri sarà l'ideazione e la realizzazione di una piattaforma online di alta formazione ‘multimedial sources oriented’ studiata nell'ottica dell'internazionalizzazione”, specifica Saggini, il quale, grazie ai suoi curricula, clinico e accademico, rappresenta la garanzia di integrazione tra ricerca e clinica per dare un nuovo impulso all' ‘atto medico’ riabilitativo.
“La completa mobilità e accessibilità del sapere consentirà ai soci di svincolarsi dagli storici luoghi di formazione: nelle aule si svolgeranno soltanto momenti di sintesi e di condivisione grazie a Cadaver Lab e a corsi pratici di Medicina Riabilitativa Interventistica. I moderni canali di formazione Mooc (
Massive Online Open Courses) saranno gli strumenti di comunicazione della Simri - conclude Saggini -. La piattaforma di didattica e di ricerca nazionale e internazionale, alla quale si accederà dal sito
medicinariabilitativainterventistica.it, sarà l’interfaccia, condivisa e alimentata dai soci, che rappresenterà un’opportunità di confronto e di crescita professionale e culturale per gli iscritti”.
24 ottobre 2017
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