Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 21 NOVEMBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Pediatri. Il 64% delle famiglie preferisce quelli del Ssn. L’indagine Soleterre e Emg Acqua


Solo il 12% delle famiglie intervistate si rivolge ai pediatri privati. Ma più le patologie sono gravi, maggiore è la tendenza di rivolgersi a strutture specializzate. Larga fiducia da parte degli italiani al servizio pediatrico pubblico e ai servizi erogati: l’82% degli intervistati è molto/abbastanza soddisfatto dei pediatri pubblici, l’80% dei medici di base e il 79% delle pediatrie. Ma il pediatra privato conquista il 91% dei consensi. IL SONDAGGIO.

19 APR - Larga fiducia da parte degli italiani nel servizio pediatrico pubblico, secondo quanto emerge dal sondaggio “La percezione del servizio pediatrico e l’atteggiamento verso il paziente in Italia”, promosso dall’Organizzazione Umanitaria Soleterre (attiva da anni a sostegno dei bambini onco-malati nelle strutture sanitarie pediatriche pubbliche con un Programma in 5 Paesi, tra cui l’Italia) e EMG Acqua.

Attraverso il sondaggio, realizzato su un campione costituito da più di 2.000 famiglie, per un totale di circa 4.000 individui, distribuito su 700 comuni italiani, è emerso che il 64% delle famiglie italiane porta i propri figli (0 -14 anni) dal pediatra pubblico e in generale presso i servizi del sistema sanitario nazionale. Il 12% si rivolge invece ai pediatri privati, una percentuale che si alza al 18% nel Nord Ovest del Paese e, in generale, al 19% quando i figli hanno meno di 5 anni. “Dunque sono principalmente le famiglie più giovani (18-30 anni) a rivolgersi al privato”, spiegano Soleterre in una nota.
 
La scelta del medico dipende soprattutto dalle patologie: maggiore è la loro gravità, maggiore è la tendenza di rivolgersi a strutture specializzate. Per le patologie più gravi si preferisce il pediatra privato (22%), sul quale è possibile operare una scelta, e la pediatria ospedaliera (35%), che garantisce una molteplicità di servizi in una stessa struttura. Se un figlio avesse una malattia problematica il 49% degli intervistati si rivolgerebbe a una struttura italiana, il 17% ad una privata. Il survey mostra da parte degli italiani una larga fiducia al servizio pediatrico pubblico e ai servizi erogati: l’82% per i pediatri pubblici, l’80% per i medici di base e il 79% per le pediatrie.

La ricerca affronta anche la questione dell’approccio del personale medico e sanitario negli ospedali italiani. Il 31% lo giudica “professionale e attento”, il 25% “cordiale e aperto”, il 21% “distaccato e freddo”. Le percentuali più alte su atteggiamenti negativi da parte del personale si ritrovano al Sud e nelle Isole: dove il 25% percepisce un atteggiamento “distaccato e freddo” e il 10% “scontroso e indisponibile”. “Un dato, quest’ultimo, che dovrebbe essere tenuto in considerazione dalle strutture ospedaliere dal momento che la maggior parte degli intervistati ritiene che un approccio positivo influenzi la guarigione (il 36% pensa che sia molto influente e il 46% abbastanza influente)”, commenta l’organizzazione.

Dall’analisi emerge anche che il 50% ha dichiarato di aver avuto difficoltà ad affrontare alcune spese obbligatorie nell’ultimo anno: per il 20% delle famiglie queste spese riguardano le cure dei figli.

“Le famiglie italiane affidano la cura dei loro figli principalmente al sistema sanitario nazionale e sono soddisfatte dei servizi erogati – dice Damiano Rizzi, presidente di Soleterre - Un atteggiamento che vale ancora di più quando le patologie sono più gravi. Noi che ci occupiamo di cancro pediatrico sappiamo bene che solo le strutture pubbliche possono e potranno garantire cure di qualità per questa patologia ed è dunque necessario rafforzare i reparti garantendo risorse umane e finanziarie”.

Per Rizzi “è necessario anche combattere la tossicità finanziaria legata al cancro, facendo in modo che le famiglie non entrino in difficoltà finanziarie a causa della malattia e che a tutti i bambini, indipendentemente dalla condizione socio-economica in cui si trovano, sia garantito l’accesso a cure efficaci. Questo vale anche per quei servizi ormai ritenuti indispensabili come il sostegno psicologico in reparto: esso è fondamentale soprattutto per i bambini malati di cancro e le loro famiglie”.

19 aprile 2017
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Il sondaggio

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy