Certificati Inail online. Testa (Snami): “Sistema informatico non funziona, ma Inail non interviene”
“Abbiamo quotidiane lamentele da parte dei Colleghi, sottolinea il presidente nazionale Angelo Testa, di ogni parte di Italia sul fatto che il sistema messo a punto dall’Inail abbia più di una falla e, nonostante le nostre segnalazioni, l’ente pare non voglia intendere sanare le evidenti criticità”.
29 APR - Presa di posizione del sindacato Snami sugli adempimenti relativi alle certificazioni di infortunio sul lavoro e malattie professionali che comporta, a detta dell'associazione, "evidenti problemi di carattere tecnico e pratico". Infatti dal 22 marzo 2016 l'obbligo di trasmissione del certificato medico di infortunio o di malattia professionale è a carico del medico certificatore o della struttura sanitaria che presta la “prima assistenza" e per consentire l’invio telematico dei certificati, è disponibile un’apposita procedura per la registrazione e la profilazione dei medici e delle strutture sanitarie.
"Abbiamo quotidiane lamentele da parte dei Colleghi - dichiara
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami - di ogni parte di Italia sul fatto che il sistema messo a punto dall’Inail abbia più di una falla e, nonostante le nostre segnalazioni, l’ente pare non voglia intendere sanare le evidenti criticità".
"La farraginosità dei percorsi di invio on line dei certificati - sostiene
Antonio Tarakdjian, responsabile nazionale Snami dei rapporti con l’Inail - è tempo sottratto all’attività clinica e ci avvicina di fatto ad un ruolo di burocrati-ragionieri-informatici-contabili che non ci appartiene. Abbiamo scritto al direttore generale dell’Inail
Giuseppe Lucibello il 23 marzo chiedendogli un incontro formale per approfondire le nuove disposizioni in materia di adempimenti formali concernenti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Non avendo ricevuto risposta abbiamo nuovamente scritto in data di ieri".
"Non dimentichiamo - conclude
Angelo Testa - due aspetti fondamentali della vicenda: lo Snami non è convenzionato con l’Inail per cui i certificati vanno retribuiti in regime libero professionale e la parcella sarà più alta se la difficoltà della compilazione e dell’invio on line rimarrà tale e quale al brutto modello attuale. Non meno importante è l’aspetto dei tempi: nel caso in cui il sistema si blocca e non sarà possibile l’invio, così come capita per il certificato di malattia Inps o per la dematerializzata, obtorto collo, dovremo consegnare il cartaceo".
Lorenzo Proia
29 aprile 2016
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