Manifestazione medici. Fnomceo: “Il 28 novembre cittadini scendano in piazza con noi per dire NO al razionamento della sanità”
Per la Federazione “la battaglia contro l’imperante tecnocrazia ed il pervasivo ed ottuso potere burocratico centrale e regionale è appena iniziata. I cittadini devono sapere che, mentre il governo taglia le tasse sulla casa, lesina risorse per curarli e riduce l’operatività e l’efficienza delle strutture sanitarie”. Appello a Lorenzin: “Porti questione Salute ai massimi livelli decisionali”.
23 OTT - Confermata per il 28 novembre a Roma alle ore 14 la manifestazione nazionale indetta dalla Fnomceo e dai Sindacati medici e odontoiatrici. “Gli
Stati Generali del 21 ottobre – scrive in una nota la Federazione - hanno registrato una compatta partecipazione e un lusinghiero successo, rafforzando in tutte le componenti l’orgoglio di appartenenza a una professione secolare, gloriosa, dalla grande connotazione sociale a fianco delle persone malate e sane. La battaglia contro l’imperante tecnocrazia ed il pervasivo ed ottuso potere burocratico centrale e regionale è appena iniziata. L’impegno ora continua con una grande manifestazione nazionale a Roma, nel pomeriggio di sabato 28 novembre, per ribadire i nostri NO ed i nostri SI a sostegno del SSN”.
Ma i camici bianchi desiderano anche il coinvolgimento dei cittadini. “E al nostro fianco invitiamo tutti i cittadini attraverso le associazioni di volontariato e di difesa dei diritti per far sentire chiaro, alto e forte il NO deciso ad ogni forma di sottofinanziamento del SSN che porta inevitabilmente al razionamento delle risorse utili a rispondere ai bisogni di salute delle persone.La sanità non è un costo ma un investimento: un paese più sano è un paese più ricco e nelle condizioni di creare maggiore ricchezza”.
Per la Fnomceo “i soldi che vengono tagliati alla sanità vanno a coprire le esigenze clientelari di una politica affaristica e di sacche di corruzione e malaffare che ogni giorno evidenziano la loro faccia peggiore e la loro pervasività. Rifiutiamo la svalorizzazione del nostro ruolo professionale, che mortifica il nostro impegno quotidiano; denunciamo l’imbarbarimento delle condizioni di lavoro che toglie serenità alla relazione di cura nella tutela del diritto alla salute di ogni cittadino.I cittadini devono sapere che, mentre il governo taglia le tasse sulla casa, lesina risorse per curarli e riduce l’operatività e l’efficienza delle strutture sanitarie.
Infine i medici fanno un appello al Ministro Lorenzin. “Chiediamo al Ministro della Salute un intervento forte e deciso che, al di là delle enunciazioni generiche, porti in primo piano, ai massimi livelli decisionali delle Istituzioni, la questione SALUTE del nostro paese.
La Salute è un bene fondamentale primario che va difeso e valorizzato: mai, e per nessuna ragione, può essere oggetto di scambio”.
23 ottobre 2015
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