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Lazio. Aaroi-Emac: “Bando Ares che recluta 25 medici per Giubileo esclude anestesisti rianimatori. Serve immediata modifica”


Alessandro Vergallo, presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri, ha inviato una lettera all'Ares per ripubblicare il bando sottolineando che “l'esclusione è tanto più incomprensibile se consideriamo l’allargamento accademico delle equipollenze a tale specializzazione,  molte delle quali, nella reale pratica clinica, nulla hanno mai avuto a che fare con la gestione delle emergenze-urgenze”. 

20 AGO - L’Ares Lazio, tramite la delibera 345 dell’11 agosto, ha emanato un Avviso pubblico per il conferimento d'incarico a tempo determinato della durata di dodici mesi a 25 dirigenti medici (disciplina medicina d'accettazione e d'urgenza - area medica e delle specialità mediche) per l'adeguamento della rete dell'emergenza per il Giubileo straordinario 2015. Come requisito specifico di ammissione, necessario e sufficiente, vi è la specializzazione nella disciplina di Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza o in una delle tante discipline equipollenti.

Di conseguenza, segnala l’Aaroi Emac, “al bando in questione non possono partecipare, paradossalmente, proprio gli Anestesisti Rianimatori”. Per questo l’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani–Emergenza ed area critica “nel ritenere, insieme con le maggiori Società Scientifiche della disciplina, che l’assenza nel bando dell’Ares sia stata determinata esclusivamente da una svista e non da una precisa volontà”, ha inviato una lettera per invitare l’Ares Lazio a ritirare e a ripubblicare il bando, “inserendo anche la disciplina di anestesia e rianimazione come requisito specialistico sufficiente per la partecipazione”.

L’esclusione degli Anestesisti-Rianimatori, in favore dei soli specialisti in Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza, “è tanto più incomprensibile se consideriamo l’allargamento accademico delle equipollenze a tale specializzazione, molte delle quali, nella reale pratica clinica, nulla hanno mai avuto a che fare con la gestione delle emergenze-urgenze”, spiega Alessandro Vergallo, Presidente Aaroi Emac.

“Anche a causa dei criteri di tali così inspiegabilmente allargate equipollenze accademiche – sottolinea - la gestione clinica delle Emergenze-Urgenze, nel sistema di Emergenza-Urgenza dell’Ares Lazio, potrà essere affidata a tutti gli specialisti in una qualunque delle suddette discipline, anche in assenza di qualunque percorso in qualche modo specificatamente professionalizzante. E così, specialisti non avvezzi ad affrontare quotidianamente ogni tipologia di emergenza quali, ad esempio, senza far torto a nessuno, un endoscopista digestivo, un epatologo, un metodologo clinico, un neurologo, o un tisiologo, potranno svolgere attività di 118, mentre ne rimarranno esclusi gli Anestesisti-Rianimatori, nonostante siano da sempre presenti come figure centrali dell’emergenza-urgenza a livello intra ed extra ospedaliero, nella direzione delle Centrali Operative 118, sulle ambulanze di rianimazione e come medici di elisoccorso”.

Vergallo osserva inoltre che tale scelta “assumerebbe una rilevanza ben più ampia di quella legata al livello regionale, sia per le implicazioni anche internazionali del bando (adottato in previsione del Giubileo Straordinario 2015), sia per il rischio che tale metodo possa essere preso a modello nell’intero nostro Paese per la selezione dei medici a cui affidare l’Emergenza-Urgenza Sanitaria”. Gli Anestesisti-Rianimatori chiedono quindi che “non sia loro disconosciuto, per il Sistema dell’Emergenza-Urgenza, almeno a pari livello con i neospecialisti in Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza, il ruolo che – conclude - in tale ambito, al contrario di altri, svolgono da sempre, realmente e quotidianamente”.
 

20 agosto 2015
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