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Troppa pubblicità all’allattamento artificiale. Le ostetriche contro programma TV Real Time: “Lede l’immagine della professione veicolando un messaggio sbagliato”


Sotto accusa un programma che andrà in onda prossimamente, sponsorizzato da un noto marchio che vende prodotti per bambini, che ha come protagoniste 3 ostetriche che utilizzano i prodotti della casa sponsor come tettarelle, paracapezzoli e biberon. Per la Federazione delle ostetriche tutto questo "viola il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte materno".

23 MAR - "La Federazione nazionale delle ostetriche (Fnco) sostiene il Codice internazionale per l’allattamento al seno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – Unicef ed è pronta ad avviare campagne di sensibilizzazione affinché in tutti i punti nascita, consultori e servizi alla maternità si promuova l’allattamento materno e sempre più donne vengano indirizzate e sostenute nell’allattare al seno, per un periodo che superi i primi 6 mesi e arrivi al primo anno di vita del neonat"o. Il forte richiamo al spetto del Codice Internazionale per l’allattamento al seno, indirizzato a tutti i professionisti iscritti all’albo nazionale, nasce anche dalla notizia che in un programma tv che andrà in onda prossimamente su Real Time, sponsorizzato da un noto marchio che vende prodotti per bambini, tre ostetriche accompagneranno diverse coppie in vari momenti della gravidanza e nel rientro a casa dopo il parto, utilizzando i prodotti della casa sponsor come tettarelle, paracapezzoli e biberon.
 
Il mancato rispetto del Codice per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte materno è motivo anche di violazione del Codice deontologico dell’ostetrica nel quale, ricorda la presidente Fnco, Maria Vicario, è sancito: “L’ostetrica/o promuove l’allattamento al seno e supporta il ruolo genitoriale, sostiene e diffonde la donazione volontaria del latte materno. L’ostetrica/o altresì aderisce al Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, ne promuove il rispetto delle norme e s’impegna a denunciarne eventuali violazioni”.

La Fnco ha inoltre ricordato che gli operatori sanitari non devono accettare compensi o farsi promotori di alimenti per lattanti o di altri prodotti, come presidi e attrezzature per la loro preparazione e consumo, eccetto quando necessario nell’ambito di una valutazione professionale o ricerca a livello istituzionale e che la partecipazione al programma televisivo delle tre ostetriche, riprese con in mano prodotti del marchio sponsor, "lede l’immagine stessa della professione veicolando un messaggio sbagliato e violando palesemente il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte materno, elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unicef".
 
“Anche i fabbricanti e distributori - ha sottolineato Vicario - devono aderire ai principi del Codice che è già stato violato più volte in passato dallo sponsor del programma televisivo”. “La Fnco auspica che simili episodi non si abbiano più a verificare - ha concluso - nell’interesse della salute delle donne, dei bambini e della categoria tutta.

23 marzo 2015
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