Ticket codici bianchi ai mmg. Snami contro affermazioni presidente Acoi: “Intervenga l’Ordine”
I medici dello Snami criticano fortemente le affermazioni del presidente Acoi sul far pagare i ticket dei codici bianchi ai mmg che inviano impropriamente i pazienti al Ps. “Se non arriva una smentita sarebbe inevitabile concordare con i dubbi della rete: 5 minuti di ‘palcoscenico’, scarsa conoscenza dell’’abbecedario’ dei percorsi in sanità oppure una ubriacatura di qualunquismo?”
26 FEB - I medici Snami contro le dichiarazioni contenute in comunicato stampa del presidente di dell’ACOI, associazione chirurghi ospedalieri italiani, Diego Piazza. “Sputare accuse qualunquistiche e prive di fondamento denota scarsa conoscenza dei problemi ma anche del codice deontologico – afferma
Francesco D’Accardi, vicepresidente nazionale dello Snami - e rischia di innescare delle polemiche tra Medici che non avrebbero senso. Comunque come “ripetizione” a Piazza ricordo che i dati di ieri dei codici bianchi nelle strutture di Pronto Soccorso della regione Lazio, rendicontate pubblicamente nel sito regionale (http://www.regione.lazio.it/accessiprontosoccorso/), indicano che la somma dei pazienti alle ore 10 circa, in attesa, in trattamento ed in osservazione, ammontava a 1471 unità, delle quali 28 codici bianchi, pari pertanto ad una percentuale del 1,90%. Di questi secondo le percentuali di studi consolidati in tutta Italia, circa 24 ad accesso spontaneo e diretto e “forse” 4 inviati da un medico di medicina generale. Statisticamente irrilevante. Se Piazza ha dei numeri diversi, li faccia. Qualcuno ci sollecita: perché non inviare direttamente un esposto all'Ordine di appartenenza di Piazza per aver rilasciato pubblicamente dichiarazioni lesive della dignità e del decoro di colleghi che lavorano (forse più di lui) e che neanche conosce? Sicuramente, rispondo”.
“Auspico una smentita del presidente dell’Acoi - conclude Domenico Salvago, addetto stampa nazionale - viceversa avrebbero ragione i Medici che in rete hanno commentato la penosa vicenda con... 5 minuti di “palcoscenico” gratis, scarsa frequentazione dell’“abbecedario” della sanità, una ubriacatura di qualunquismo....In sintesi un ritorno anacronistico e araldico alla predella e al farfallino di tempi di cui non abbiamo nostalgia”.
26 febbraio 2015
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