23° Congresso nazionale dell’Anaao: “Diciamo no a questo Patto per la Salute senza confronto con i medici”. Tutti i documenti congressuali: dal contratto alle politiche di genere
Al via mercoledì fino a sabato l’appuntamento per il più grande sindacato della dirigenza medica e sanitaria del Ssn. Ribadito anche il no alla riforma della PA appena varata dal Governo. Chiesta anche la fine del blocco del turn over e l'avvio delle trattative per il contratto bloccato da 5 anni. Un congresso tutto all’attacco con al centro il rilancio del ruolo del medico. IL PROGRAMMA.
17 GIU - No a un Patto per la salute che sin dalle fasi iniziali ha escluso ogni confronto con i professionisti; no agli effetti punitivi della riforma della pubblica amministrazione; no alle nuove norme per la sanità approvate dal Governo destinate inevitabilmente a favorire la sanità privata a danno di quella pubblica.
Con queste posizioni i medici e dirigenti sanitari dell’Anaao Assomed inaugurano il 23° Congresso Nazionale dell’associazione che si apre a Padova domani 18 giugno presso il Centro San Gaetano e che si concluderà sabato 21 giugno con il rinnovo dei vertici nazionali.
Quattro giorni di dibattito in cui i medici e dirigenti sanitari dell’Associazione si confronteranno su come affrontare gli aspetti più critici della professione e del mondo del lavoro anche alla luce delle scelte di politica sanitaria del Governo troppo spesso adottate senza tenere in considerazione coloro che ogni giorno vivono nelle corsie degli ospedali e nelle aziende sanitarie.
Molte sono le richieste che l’Associazione pone a Governo, Parlamento e Istituzioni.
A partire dalla crisi del ruolo medico sempre più stretto in una pubblica amministrazione che non riconosce la sua peculiarità e nella quale la dirigenza medica viene assimilata ad ogni altra dirigenza pubblica negando la sua natura essenzialmente tecnico-professionale. Crisi figlia anche di una stagione contrattuale ferma da cinque anni e che va immediatamente risolta con l’apertura delle trattative.
L’Anaao Assomed chiede anche che siano rimossi i provvedimenti che, bloccando retribuzioni e turn-over, hanno aggravato le condizioni di lavoro dei medici e dei dirigenti sanitari, costringendoli ad un crescente numero di ore di lavoro aggiuntivo non retribuito.
E’ necessaria poi la soluzione legislativa della responsabilità professionale del medico che liberi la sua attività dalla pressione esercitata da un contenzioso legale aggressivo ed il più delle volte opportunistico, ed in questa ottica risolvere il problema della copertura assicurativa e dei suoi costi crescenti.
Va affrontato anche il tema delle nuove professioni ed il rapporto con le altre figure del mondo sanitario partendo dalla consapevolezza che i nuovi modelli di organizzazione delle cure per acuti e territoriali devono ridisegnare competenze e profili giuridici, a partire dalla centralità dell'atto medico.
Infine l’Associazione chiede che venga risolto in via definitiva il problema del precariato medico non solo con procedure concorsuali per i contratti a tempo definito, ma includendo in questo processo anche la grande varietà dei contratti di lavoro atipici. Ma è dalla formazione che bisogna partire con percorsi pre e post laurea che accorcino un percorso di studi lungo e superato e che facilitino l'inserimento nel mondo del lavoro.
17 giugno 2014
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