Congresso Snami. Testa: “No a smantellamento Ssn. Cambiamento? Sì ma non a costo zero”
Così il presidente del sindacato ha aperto a Salerno il 32° Congresso nazionale che ha per tema centrale quello dell’emergenza cronicità. “La Medicina generale si farà carico dei cronici e degli anziani”, ha sottolineato Testa. Lanciato l’impegno a trovare “una strada comune” con gli altri sindacati. LA RELAZIONE
04 OTT - Ha preso il via il 32° Congresso nazionale del sindacato autonomo nella cornice del golfo di Salerno. Titolo del congresso, “La vera urgenza: la cronicità”. Il leader dello Snami,
Angelo Testa, ha effettuato nella sua
relazione introduttiva una disamina dell'attuale situazione della sanità italiana affrontando a 360 gradi il panorama attuale, sottolineando le criticità più volte manifestate dove coloro che dovrebbero guidare il paese sono “distratti” da questioni che nulla hanno a che fare con la cosa pubblica. Testa ha però al contempo espresso anche un messaggio di speranza nell' impegno dei medici che non vogliono demordere e che vogliono salvaguardare a tutti i costi il sistema sanitario pubblico.
“Le convenzioni e i contratti sono bloccati sino al 2015 e restare in attesa dell'atto di indirizzo che darebbe il via alla trattativa sulla convenzione per la medicina generale ,oltretutto esposti alla bufera di periodo di campagna elettorale e quindi assenza della politica, non ci lascia sereni – ha detto il presidente Snami - Non vorremmo che qualcuno esordisca con il mettere avanti le mani sulla questione che non ci sono soldi , dobbiamo fare di più e non chiedere nulla. Inutile sottolineare che la categoria è stufa di imposizioni ed aggravi a costo zero”.
Altro messaggio chiaro e forte Angelo Testa lo manda agli altri sindacati. “C'è il mio impegno ufficiale affinché si possa trovare con le sigle che lo vorranno una strada comune, di rispetto reciproco e di proposizione per trovare insieme la via migliore in un momento difficile , economicamente debole in cui la professione è sotto assedio quotidianamente. Una unità come risposta concreta e tangibile a chi vorrebbe modificare tutto forse perché nulla cambi, un camminare insieme nella convinzione comune che qualche cosa debba necessariamente cambiare. Ma debba cambiare in meglio – ha aggiunto il leader Snami - La sfida del futuro sarà quella di arrivare finalmente con i fatti e non solo con le parole a quella centralità del territorio nei confronti dell'ospedale. Uniti si vince, divisi si può avere la effimera sensazione di potere che mai porterà allo sviluppo di progetti ed idee, uno stallo che fa il gioco della controparte”. La sicurezza del numero uno del sindacato autonomo di riuscire a farsi promotore di una alleanza tra i sindacati e trovare una strada comune nelle reciproche differenze ,percorso condiviso dai delegati al congresso, apre uno spiraglio di luce in vista degli incontri dei prossimi giorni per il rinnovo della convenzione.
04 ottobre 2013
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