Riflettori puntati sull’Intelligenza artificiale e sul suo ruolo fondamentale per lo sviluppo ed il progresso in sanità, con particolare riferimento alle discipline di Area Radiologica.
L’occasione, la due giorni di lavori che i radiologi italiani hanno organizzato lo scorso 10 maggio al Castello Estense di Ferrara.
Obiettivo dei lavori ferraresi, l’approfondimento delle prospettive future della IA, con una particolare attenzione all’analisi delle opportunità e dei rischi che competono alla pianificazione organizzativa di questa ineludibile evoluzione: l’impiego di una tecnologia sempre più sofisticata, deve infatti rispondere a precise regole mantenendo la centralità del professionista medico.
Al Seminario, organizzato dalla Fondazione Area Radiologica SNR, hanno partecipato politici, direttori generali di aziende sanitarie, economisti, esperti di cybersecurity, giuristi, in serrato confronto con i radiologi esponenti del Sindacato SNR, capaci di saper approfondire i temi di carattere professionale socio sanitario nei quali più sensibile è la difesa della professione dagli attacchi di coloro che vogliono impossessarsi senza averne titolo e conoscenza delle prerogative.
“Se da un lato ci si interroga se la gestione delle immagini in telemedicina sia ancora abbastanza evoluta da garantire il risultato diagnostico – sottolinea una nota – dall’altro si aprono scenari sul futuro dell’IA, definito un sistema che deve agire come vogliamo che agisca, ma sul quale non abbiamo controllo totale. E questo apre ai temi etici del governo della tecnologia che – come viene ribadito anche nelle recenti osservazioni Fnomceo al ddl IA – in nessun caso può sostituire la responsabilità decisionale del medico che la utilizza”.
Nessuna preclusione mentale è emersa dai rappresentanti di una professione che più di altre è in continua evoluzione, di pari passo con un tumultuoso progresso tecnologico: l’Intelligenza Artificiale è senza dubbio alcuno strumento di ausilio accanto all’insostituibile figura del medico radiologo, che ancora una volta si evolve traendo il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie. E, come da più parti ricordato, le nuove opportunità offerte da un uso consapevole di sistemi IA attuali e futuri devono servire a recuperare tempo per il paziente, per il rapporto umano ancora parte essenziale di un percorso di cura.
Affiancamento, dunque, dei dispositivi tecnologici al medico e alla sue responsabilità decisionale, mai sostituzione. In estrema sintesi questo il messaggio che esce dal Castello estense di Ferrara, che prelude al position paper dei radiologi sul delicato e affascinante tema dell’IA che va governato con accuratezza.
“Bisogna ricordare che la radiologia è anche diagnostica a tutti gli effetti, le immagini hanno sempre un contenuto biografico. Si deve puntare ad una sempre maggiore efficacia, non limitarsi alla sola efficienza. Fare bene ciò che è necessario, dunque, e non pensare solo a poter fare di più” sottolinea Corrado Bibbolino, Direttore Scientifico Fondazione Area Radiologica.
E certamente la capacità di analisi e di stimolare il confronto della Fondazione Area Radiologica, di saper coniugare sviluppo tecnologico e rispetto della persona, “il fondersi della cultura scientifica con quella umanista, portano a contare un po’ di più nella società”– ha terminato il Segretario del Sindacato Snr Giulio Argalia concludendo sabato il seminario ma non il dibattito interno alla comunità radiologica, che proseguirà con l’elaborazione di proposte anche legislative.