Decreto liste d’attesa. Snami: “Gli errori di programmazione ricadranno sui medici e pazienti”
Il possibile taglio del 20% delle prescrizioni mediche “può diventare una toppa peggiore del buco e il persistere in questa direzione porterà a consegnare di fatto il sistema sanitario al privato, mettendo a serio rischio la qualità dell'assistenza medica e lasciando una moltitudine di pazienti in balia di se stessi” commenta Testa presidente del sindacato
06 MAG -
“Il percorso riflette un'errata programmazione che ora si cerca di scaricare sulle spalle dei medici, in particolare i medici di medicina generale”
Angelo Testa, presidente nazionale Snami interviene nuovamente sul decreto liste d’attesa in cui si paventa un taglio del 20% delle prescrizioni mediche.
“Il cittadino ha il sacrosanto diritto di ricevere le cure di cui necessita, senza essere ostacolato da tagli indiscriminati alle prescrizioni mediche. Limitare la possibilità di richiedere esami e consulenze non solo compromette la salute dei cittadini, ma mina anche la fiducia nel sistema sanitario nazionale.
Il taglio alle prescrizioni può diventare una toppa peggiore del buco -conclude il leader dello Snami - ed il persistere in questa direzione porterà a consegnare di fatto il sistema sanitario al privato, mettendo a serio rischio la qualità dell'assistenza medica e lasciando una moltitudine di pazienti in balia di se stessi.”
06 maggio 2024
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