Qual è l’effetto della formazione sullo sviluppo delle competenze manageriali? E quale tipo di formazione risulta più efficace per aumentare la consapevolezza sul possesso di tali competenze? Queste alcune domande a cui intende rispondere la ricerca condotta all’interno del laboratorio SCHOLA (Strategic Competencies Healthcare Organizations), il neonato laboratorio di Altems completamente dedicato alle competenze manageriali in sanità. Nell’ambito del primo anno di attività, infatti, le attività del laboratorio si sono focalizzate sull’approfondire il ruolo e l’effetto che la formazione manageriale esercita sul grado di autoefficacia, ovvero sul sentirsi competenti, in questo caso dal punto di vista del saper fare manageriale.
Ma cosa sono le competenze manageriali? Questo tipo di competenze, particolarmente significative per chi ricopre ruoli strategici e di management, rappresenta l’orientamento che un individuo possiede rispetto allo sviluppo delle risorse sia materiali che personali, connesso alla capacità di influenzare queste ultime dirigendole verso il saper lavorare assieme, incoraggiando altresì alla cooperazione. La ricerca di Altems ha inteso osservare nel tempo un gruppo di manager sanitari, impegnati in un percorso di formazione manageriale intensivo svoltosi a Treviso, nell’ambito dello Schola managerial camp nel mese di settembre.
Ai partecipanti è stato somministrato un questionario all’avvio della tre giorni di formazione, alla sua conclusione e dopo circa un mese dal termine del summer camp. Le domande erano tese a misurare, nei tre intervalli, l’effetto della formazione sulla percezione circa il possesso delle competenze manageriali. I tre momenti di rilevazione corrispondono rispettivamente allo stato pre-formazione, post-formazione (breve termine), post formazione (lungo termine). La distinzione tra i due momenti ex post è fondamentale per consentire agli individui non solo di acquisire i contenuti, ma di avere il tempo per poterli sperimentare nel contesto lavorativo. Venendo ai metodi formativi, nella tre giorni di Summer Camp, sono state messe a sistema le competenze manageriali più profonde che spaziano dalla capacità di lavoro in team, ma anche a capacità di saper gestire e guidare un team, l’utilizzo della creatività, le competenze di influenza, la capacità di sapere lavorare e collaborare in situazioni sconosciute e complesse.
Interessanti i risultati ottenuti. Come atteso molti sono i partecipanti ad aver dimostrato un incremento sulla consapevolezza circa il possesso di competenze manageriali sia immediatamente dopo l’evento formativo, che nell’orizzonte temporale più lungo. Parimenti non mancano esempi di una diversa consapevolezza maturata attraverso la formazione, ovvero la presa di coscienza di una diminuzione nell’autoefficacia manageriale connessa alla partecipazione all’evento formativo. Sebbene controintuitivo questo risultato evidenzia come la formazione non eserciti solo un ruolo di accrescimento della competenza in quanto tale, ma anche sulla meta-competenza ovvero sul sapere di sapere, che in questo caso si trasforma in un sapere di non sapere.
La ricerca del laboratorio SCHOLA restituisce alcuni spunti di riflessione che possono essere di ispirazione sia per il management delle organizzazioni sanitarie che per i policy makers.
In primis stando ai risultati la formazione manageriale deve agire in profondità per andare a toccare la parte più interiore degli individui in cui risiedono le competenze comportamentali, di cui quelle manageriali fanno parte. Per agire in tal senso la metodologia didattica non può fermarsi ad una forma tradizionale, ma deve sfruttare al massimo strumenti quali il learning by doing (imparare facendo) e il learning by interacting with others (imparare interagendo con altri), impiegando contesti formativi di outdoor training. Questi possono essere ottimi indirizzi ad esempio per veicolare gli investimenti in formazione nonché la loro progettazione. Inoltre appare interessante cogliere lo spunto di questa ricerca per realizzare sistematicamente una mappatura circa la consapevolezza sul possesso di competenze manageriali, aiutando gli attuali e futuri manager della sanità ad essere adeguatamente equipaggiati con le competenze necessarie per agire efficacemente nel ruolo assegnato.
Tra i prossimi step del laboratorio la stesura di una raccolta di Storie di Competenza, in cui il gruppo dei metamentori, ovvero il team di “esperti” parte attiva del laboratorio si racconteranno mettendo in luce sfide, vittorie e strategie vissute ed elaborate nel corso della loro carriera. Non c’è che dire stay tuned!
Federica Morandi