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Legge Gelli. Governo pronto a emanare decreti attuativi. Fondazione Italia in salute: “Provvedimenti importantissimi”

di Maurizio Hazan

Non solo il decreto attuativo assicurativo della Legge 24/2017, ma anche la Tabella unica nazionaleche consentirà una più certa valutazione dei danni gravi da responsabilità sanitaria. Rimane, sullo sfondo, una più generale esigenza di monitorare gli effetti della legge 24/2017 a 6 anni dalla sua entrata in vigore, evidenziandone eventuali criticità e lavorando su alcune proposte di revisione che valgano a rinforzarne gli effetti, nel rispetto dei valori cardinali che la informano

06 OTT -

Sembra mancar poco all’emanazione del decreto attuativo assicurativo della Legge 24/2017 e della Tabella unica nazionale che, prevista dall’art 138 del Codice delle assicurazioni, consentirà una più certa valutazione dei danni gravi da responsabilità sanitaria. Lo ha confermato qualche giorno fa il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un evento promosso da Ania.

Si tratta di due provvedimenti importanti, rimasti da troppo tempo in stand by. La ragione di questo blocco normativo è facilmente intuibile, stante la difficoltà di trovare un punto di equilibrio tra le aspettative - non sempre convergenti - degli stakeholder interessati (strutture sanitarie, professionisti della sanità, Compagnie assicurative e, non ultimi, i pazienti). Rimane il fatto che, al di là delle scelte di merito, l’incertezza regolamentare che è derivata dal mancato adempimento delle deleghe attuative richiedeva un drastico cambio di rotta. Interessante osservare come i due provvedimenti siano stati - non casualmente - annunciati in sincrono, trattando materie tra loro fortemente connesse (danno risarcibile e copertura del rischio di responsabilità).

Quanto al regolamento assicurativo, aveva superato il vaglio del Consiglio di Stato già nello scorso aprile, dopo un intenso e lungo dibattito. Il passo avanti, annunciato dal ministro, era dunque atteso. Il provvedimento - che mette in atto l’articolo 10 comma 6 della legge Gelli-Bianco - disciplina le modalità di copertura del rischio da responsabilità civile sanitaria. In particolare, il decreto attuativo stabilisce i requisiti minimi tanto delle polizze assicurative (delle strutture sanitarie e dei professionisti) che delle altre misure analoghe di copertura del rischio da parte degli enti che intendano seguire la via della cd “autoassicurazione”.

La promulgazione della tabella unica nazionale colmerà invece un vuoto ancor più insostenibile, protrattosi da quasi vent’anni e divenuto a maggior ragione inaccettabile dopo che la legge 24/2017 (art 7) ne aveva sancito l’applicazione anche ai danni da responsabilità sanitaria. Con l’entrata in vigore delle due misure annunciate la Legge 24/2017 acquisirà dunque maggiore profondità, colmando lacune improrogabili e rendendo ancora più concreta la propria azione. L’auspicio è che i principi e i valori di fondo che la animano - sicurezza delle cure e prevenzione - possano ritrovarsi nelle regole di copertura delle responsabilità descritte nell’emanando decreto assicurativo. Regole che, nelle bozze di testo sin qui circolate, sono state scritte anche con l’obiettivo di valorizzare il contributo degli operatori della sanità alla creazione di un modello virtuoso di gestione del rischio.

Anche la tabella unica di valutazione dei danni gravi da lesione, che attuerà dopo 18 anni l’art 138 del Codice delle assicurazioni, dovrebbe fornire un importante sostegno alla tenuta finanziaria del sistema, rendendo più prevedibili e chiare le ricadute economiche dei risarcimenti. Ciò non soltanto nel campo della responsabilità medica ma anche nel settore della rc auto.

Fondazione Italia in salute ha in questi anni profuso sforzi di studio, ricerca ed analisi degli scenari evolutivi, monitorando gli effetti della legge nel corso del tempo, favorendo il confronto tra tutti gli operatori interessati e fornendo il proprio contributo al fine di consentirne la migliore attuazione possibile. Per questo esprime oggi piena soddisfazione per l’attenzione con cui il Governo ha rimesso finalmente mano ai temi del rischio clinico, confermando quanto la questione assuma centrale rilevanza nel più ampio quadro della necessaria protezione del sistema sanitario, degli operatori e dei pazienti. Il Decreto assicurativo chiederà tempo per essere attuato in concreto ed è lecito prevedere una disciplina transitoria per consentire a professionisti, strutture e compagnie assicurative di adeguarvisi.

Rimane, sullo sfondo, una più generale esigenza di monitorare gli effetti della legge 24/2017 a 6 anni dalla sua entrata in vigore, evidenziandone eventuali criticità e lavorando su alcune proposte di revisione che valgano a rinforzarne gli effetti, nel rispetto dei valori cardinali che la informano: quelli volti alla costruzione di un sistema di sanità responsabile e sostenibile, che recuperi il senso sacro dell’alleanza terapeutica, della solidarietà sociale e della sicurezza delle cure. È con questi obiettivi che la Fondazione ha avviato un tavolo tecnico che ha riunito numerosi partecipanti e che - già presentato il 12 settembre scorso all’apposita Commissione sulla colpa medica istituita presso il Ministero della Giustizia - metterà le proprie qualificate competenze al servizio del “bene comune”.

Non è più, invero, il tempo dei conflitti e dei costi, umani ed economici, di una troppo accesa litigiosità. E lo è ancor meno nei presenti scenari di crisi (di risorse personali e finanziarie) che par mettere a dura prova il nostro sistema sanitario.

Maurizio Hazan

Presidente Fondazione Italia in Salute



06 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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