“Se confermate le indiscrezioni che vedrebbero il ministro della Salute Schillaci impegnato nella stesura di un decreto sulla sanità al cui interno, tra l’altro, si prevederebbe la possibilità per gli specialisti ambulatoriali che ne facciano richiesta di poter lavorare fino a 38 ore settimanali, avremmo un segnale della volontà concreta del Ministro e dell’esecutivo di voler intervenire sul governo delle liste d’attesa”. Il segretario generale del SUMAI Assoprof, Antonio Magi, commenta le indiscrezioni che vedrebbero il ministro della Salute impegnato nella stesura di un decreto sulla sanità.
“Il giornale – aggiunge Magi – riferisce infatti che gli specialisti ambulatoriali rappresentano “esercito di 10mila camici bianchi che, secondo i dati in possesso della Salute, al 42% è impegnato meno di 10 ore a settimana. Portando il loro orario nelle Case di comunità a 38 ore settimanali, come vuole Schillaci, sì potrebbe dare una bella scorciata alle liste di attesa”.
“Questo è un concetto che noi del Sumai Assoprof andiamo ripetendo da tempo facendo inoltre presente che il problema non è la carenza degli specialisti quanto piuttosto il loro sottoutilizzo come ribadito allo stesso Ministro Schillaci nel corso di alcuni incontri. Aumentando infatti le ore fino a 38 a chi ne facesse richiesta avremmo di colpo una crescita di offerta specialistica di milioni di ore sul territorio che potrebbero essere realmente impegnate per il governo delle liste d’attesa”.