Sensibilizzare i professionisti sull’importanza dell’aggiornamento delle conoscenze e delle competenze, non solo per migliorare le proprie prestazioni ma anche per fornire un buon servizio ai cittadini. È questo l’obiettivo dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino, presieduto da Massimiliano Sciretti. A poche settimane dalla scadenza del triennio formativo ECM, obbligatorio per i professionisti sanitari, la preoccupazione principale è quella della copertura assicurativa: “Bisogna evitare sanzioni di natura amministrativa”.
Presidente Sciretti, il tema della Formazione è centrale soprattutto in queste settimane che conducono verso la scadenza del triennio ECM. C'è stato anche un forte richiamo verso gli iscritti da parte del Cogeaps, della Federazione e di voi Presidenti di Ordine. Facciamo intanto lo screening riguardo al suo ordine: com'è la situazione e, soprattutto, in che modo sta sollecitando gli iscritti ad adempiere all'obbligo e non rischiare le sanzioni annunciate?
Il tema della formazione, e quindi il tema delle competenze, è di importanza assolutamente fondamentale. La situazione locale è speculare a quella nazionale: abbiamo circa un 70% di colleghi certificabili. Per quanto riguarda quel che stiamo facendo, stiamo agendo attraverso un richiamo e l’offerta formativa che mette a disposizione non solo l’Ordine di Torino, ma anche la Federazione nazionale e tutti i referenti ECM che lavorano con essa. Queste sono le iniziative che stiamo mettendo in campo per coinvolgere i colleghi e per evitare il rischio sanzioni. In particolare, quello legato alla Legge Gelli-Bianco. Il tema assicurativo diventa fondamentale nell’esercizio della professione e quindi bisogna evitare sanzioni anche di natura amministrativa.
Fa riferimento al rischio di non trovare copertura assicurativa se non si è in regola con almeno il 70% dei crediti formativi richiesti in un triennio…