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Ecm. D’Ippolito (Omceo Caltanissetta): “L’esperienza lavorativa di ognuno non basta. Formazione è norma da rispettare”


"Ho inviato la lettera ai colleghi ricordando che il 31 dicembre scade il triennio di obbligo formativo e invitandoli a occuparsi in questi due mesi che rimangono all’aggiornamento fino al raggiungimento dei crediti necessari per ciascuno degli iscritti". Per il mancato assolvimento, si rischiano sanzioni amministrative e la mancata copertura assicurativa.

15 NOV -

La scadenza del triennio formativo è ormai prossima: 31 dicembre. Dopo aver ricevuto le lettere del Cogeaps con la situazione formativa di ogni iscritto, gli Ordini professionali si sono rivolti ai singoli membri invitandoli a mettersi in regola. Per il mancato assolvimento, si rischiano sanzioni amministrative e la mancata copertura assicurativa.

Ne abbiamo parlato con Giovanni D’Ippolito, presidente OMCeO Caltanissetta, che ha invitato i medici inadempienti «ad occuparsi dell’aggiornamento fino al raggiungimento dei crediti necessari per ciascuno degli iscritti».

Presidente D’ippolito la scadenza del triennio formativo, il 31 dicembre, è vicina. Lei ha inviato una lettera ai membri del suo ordine. Qual è il contenuto e l’obiettivo della lettera, in che modo ha invitato i medici a mettersi in regola con la formazione?
L’ho inviata in base all’elenco che mi è stato trasmesso dal Cogeaps dove si evidenziano i colleghi che ancora risultano non in regola con i crediti formativi almeno sino alla data del 15 ottobre circa. Ho inviato la lettera ai colleghi ricordando che il 31 dicembre scade il triennio di obbligo formativo e invitandoli a occuparsi in questi due mesi che rimangono all’aggiornamento fino al raggiungimento dei crediti necessari per ciascuno degli iscritti. Ho dato anche loro delle indicazioni perché oltre ai corsi che ancora sono in itinere in presenza naturalmente c’è la possibilità di avvalersi dei corsi FAD.

Presidente in concreto, quali sono i rischi del mancato aggiornamento ECM?

Bisogna essere chiari, non si tratta di un provvedimento disciplinare ma amministrativo. Così come lo è stato per i colleghi che sono stati sospesi per non aver ottemperato all’obbligo vaccinale. La stessa identica cosa sarà fatta con un provvedimento amministrativo che riguarda anche i datori di lavoro dei singoli colleghi. È importante fare chiarezza: non è un provvedimento disciplinare che parte dall’Ordine ma un provvedimento amministrativo per mettersi in regola con una norma prevista per legge.

C’è anche una conseguenza assicurativa per gli inadempienti all’obbligo formativo: chi non ha raggiunto almeno il 70% del credito del triennio non può essere coperto da Rc professionale
Assolutamente, è forse la conseguenza che deve richiamare più l’attenzione, soprattutto per i colleghi che svolgono attività sia in ambito ospedaliero che come liberi professionisti. Così come era previsto nella legge Gelli-Bianco, chi non è in regola con l’aggiornamento professionale, quindi con i crediti ECM, può non essere coperto dall’assicurazione.

Qual è il valore della formazione e dell’educazione continua in medicina, soprattutto al giorno d’oggi
È importante perché dobbiamo camminare su due binari diversi. Un conto è la conoscenza e l’esperienza personale che ciascuno di noi, dopo 35, 37 anni di attività lavorativa, può sicuramente avere nel proprio bagaglio. Un conto è l’obbligo di ottemperare ad una norma. La formazione continua fa crescere in ogni caso il bagaglio culturale e di esperienza. Sono assolutamente favorevole all’approfondimento e all’aggiornamento.



15 novembre 2022
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