"Non assegnare i medici e sanitari non vaccinati contro il Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio".
La richiesta è del segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri maggiormente rappresentativo, Pierino Di Silverio.
Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri che abolisce l'obbligo vaccinale per le professioni sanitarie a partire da oggi, primo novembre, "è stato fatto senza il coinvolgimento delle parti sociali - afferma all'ANSA Di Silverio - e non risolve assolutamente il problema della carenza di medici negli ospedali".
"Questo provvedimento - afferma Di Silverio - ci lascia perplessi soprattutto per il 'deficit comunicativo' da parte del governo: fino a ieri i no vax, come da tutti convenuto, non dovevano assolutamente essere presenti in ospedale, mentre da oggi in poi tutto torna alla precedente normalità".
Sempre Di Silverio, intervenendo nel programma 'Timeline' su SkyTg24 ha sottolineato che "La maggior parte dei medici sospesi o si sono vaccinati o si sono ammalati per cui la cifra di 4mila medici non vaccinati fornita dal Governo oggi a mio giudizio è sovrastimata. La carenza, comunque, ricordo che c'era anche prima che fossero sospesi".
I dati forniti da Sky relativi all'ultima stima è di 3.400 medici sospesi dall'ordine per mancata vaccinazione aggiornata a settembre, mentre il numero totale dei sospesi compresi operatori sanitari è di 15mila, lo 0,6-0,7% del totale. A questa evidenza replica ancora Di Silverio ricordando che il Governo ha parlato di carenze di medici in ospedale, mentre "il dato fornito di circa 4mila no vax comprende anche odontoiatri e medici di medicina generale".