Certificati on line. La Fp Cgil medici attacca: “È un flop”
Sui certificati on line è sempre più bagarre. Dopo il prolungamento della fase sperimentale annunciato la scorsa settimana la Fp Cgil non ci sta e chiede al ministro Brunetta di cambiare rotta e coinvolgere maggiormente “chi rappresenta realmente i medici”.
02 AGO - “Oramai – sostengono in una nota Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici e Nicola Preiti, Coord. Naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale - ciò che per primi fin dal novembre 2009 avevamo denunciato è sotto gli occhi di tutti. Gli annunci sulle certificazioni on line e sui successi che si sarebbero raggiunti in qualche mese sono rimasti sulla carta”. Dopo diversi rinvii il sistema doveva partire a regime dal 19 luglio, ma il collaudo è stato prorogato senza più definire alcun termine. Le difficoltà permangono “anche i pochi medici che possiedono il Pin per l’accesso spesso non sono in grado di utilizzarlo perché mancano i supporti organizzativi e le necessarie risorse”. I sindacalisti della Cgil accusano il Ministro Brunetta:”Avrebbe dovuto studiare meglio. E’ stato anche bocciato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 207 del 2010 che ha dichiarato illegittime le norme che impongono alle Asl il costo delle visite fiscali. Con quali risorse, dopo la manovra economica, gli enti pubblici, a partire dalla scuola, potranno pagare le Asl per controllare le certificazioni di malattia, sia cartacee che on line?”. In ogni caso la Fp Cgil è sempre favorevole alla certificazione on line. Il problema è di metodo. “Ma poiché siamo convinti che la certificazione on line sia un obbiettivo giusto – conclude la nota - il metodo non può essere l’imposizione ma la condivisione con chi rappresenta realmente i medici, a partire dalle organizzazioni sindacali”.
02 agosto 2010
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