Un giovane candidato arriva in ritardo e trafelato ai Test di Medicina. Nei pochi metri che lo separano dall’ingresso all’università, gli succede di tutto: una suora lo investe in bici, un maldestro cuoco che passa da quelle parti gli rovescia del sale addosso e nel frattempo, un calciatore con una maglia viola numero 17 lo intralcia palleggiando e si ritrova a passare sotto una scala trasportata da due operai. In pochi secondi, insomma, ha già capito che non sarà la sua giornata fortunata. Ma d’improvviso tutto è chiaro: “Tranquilli è solo un flash mob, - si legge su uno striscione – la fortuna non determina il tuo futuro, le tue azioni sì. Entri a medicina perché è giusto!”.
Dopo aver tentato con i supereroi in camice bianco e poi con gli iconici personaggi de “La Casa di Carta”, Consulcesi stamani ha puntato su una originale iniziativa “antisfiga” all’Università “La Sapienza” di Roma per sensibilizzare e portare l’attenzione sulla necessità di rivedere il processo di selezione dei nostri futuri medici. Flash mob ma anche t-shirt e altri gadget “scaramantici” per esorcizzare la cabala che ad oggi rappresenta il fattore predominante del risultato della prova.
“Troviamo inaccettabile che sia la fortuna a determinare il destino di questi giovani studenti e, di conseguenza, il destino del nostro prezioso Servizio sanitario nazionale”, ha commentato Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi. “Sappiamo che dal prossimo anno ci sarà la riforma, ma al momento sul nostro portale Numero Chiuso i candidati continuano a chiederci supporto, ci dicono di essere spaesati, di non avere garanzie su quello che succederà. Possono essere però certi che noi saremo al loro fianco: vigileremo sul corretto svolgimento delle prove, e come successo tante volte in questi anni, attraverso i ricorsi permetteremo di sanare le esclusioni ingiuste laddove si registrino irregolarità e faremo in modo che sia premiato il merito”.
IL SONDAGGIO - Tuttavia, gli aspiranti medici italiani sanno bene che il caso e la fortuna giocano un ruolo determinante – anche troppo – nelle modalità di selezione per entrare nelle facoltà di Medicina. Non stupisce quindi che, nel sondaggio online condotto da Consulcesi, ben 68% degli studenti dichiara di essere scaramantico. Il 40% addirittura ammette che nel giorno dei test “indosserà una T-shirt o un accessorio portafortuna”. Il 19,5%, invece, ascolterà una playlist o la canzone del cuore come rito scaramantico. Il 20% ripeterà un gesto propiziatorio: 20%, mentre il 19,5% farà un fioretto.