È quasi pronto il provvedimento per la revisione del profilo professionale dell’Operatore socio sanitario (Oss). Il testo di cui pubblichiamo una prima bozza è infatti alle battute finale e innesta molte modifiche soprattutto dal lato formativo. Nella bozza di accordo (che dovrà essere approvato in Stato-Regioni) si legge che la revisione del profilo è necessaria per “la rilevanza della figura dell’operatore socio-sanitario presso le strutture sanitarie, socio-sanitarie e sociali del Paese per l’assistenza alla persona”, per “le profonde modificazioni nelle realtà organizzative, clinico-assistenziali e sociali che si sono verificate negli ultimi vent’anni, nonché l’emergenza pandemica da Covid-19, tali per cui il profilo dell’operatore socio-sanitario delineato dall’accordo tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome nel 2001 rivela limitazioni non più funzionali al soddisfacimento dei bisogni attuali”.
E ancora, il restyling è necessario anche a causa delle “variazioni nella domanda di salute collegate all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della multimorbidità e cronicità che richiedono un continuo sviluppo di competenze di tutti gli operatori che a vario titolo intervengono nel processo di presa in carico, cura e assistenza della persona” e “dell’aumento della presenza di alunni con disabilità che richiedono assistenza durante la frequenza degli istituti scolastici”
Ecco cosa prevede la bozza:
Gli ambiti di competenza dell’Oss si articolano in abilità minime e conoscenze essenziali:
- Aiutare la persona assistita nel soddisfacimento dei bisogni di base e alla vita quotidiana
- Assicurare igiene, sicurezza e comfort degli ambienti di vita e di cura della persona
- Svolgere attività di assistenza alla persona a carattere sanitario e socio-assistenziale
- Svolgere attività finalizzate all’integrazione con altri operatori e al lavoro in team.
Gli ambiti professionali.
L’operatore socio-sanitario opera nei contesti sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, presso i servizi e le strutture ospedaliere e distrettuali, territoriali, residenziali, semi-residenziali, presso le strutture scolastiche, le strutture penitenziarie, a domicilio dell’assistito nonché presso ulteriori contesti che in ragione dell’evoluzione delle organizzazioni e delle necessità assistenziali potranno necessitare della presenza dell’operatore socio-sanitario.
Saranno le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano a definire annualmente il fabbisogno formativo e il fabbisogno professionale di operatori socio-sanitari nonché provvedono all’organizzazione dei corsi di formazione nel rispetto delle disposizioni dell’Accordo.
La formazione
La formazione dell’operatore socio-sanitario è di competenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano che organizzeranno dei corsi ad hoc.
Per l’accesso ai corsi di operatore socio-sanitario è richiesto l’adempimento al diritto dovere all’istruzione e formazione professionale ai sensi della normativa vigente e/o il compimento del 18 anno di età alla data di iscrizione al corso e il titolo di scuola secondaria di primo grado.
Il corso di formazione ha una durata complessiva non inferiore a 1000 ore, da svolgersi in un periodo di tempo non inferiore a 9 mesi e non superiore a 18 mesi. Il corso è strutturato in 2 moduli didattici: un modulo relativo alle competenze di base e un modulo relativo alle competenze professionalizzanti.
Il modulo delle competenze di base, finalizzato all’orientamento e motivazione al ruolo nonchè all’apprendimento delle conoscenze di base, ha una durata di almeno 200 ore di teoria.
Il modulo delle competenze professionalizzanti, finalizzato all’apprendimento delle conoscenze e competenze professionali, ha una durata di almeno 800 ore di cui: 250 ore di teoria, 100 ore di esercitazioni/laboratori, 450 ore di tirocinio.
La frequenza ai corsi è obbligatoria e non può essere ammesso all’esame di qualifica il corsista che abbia superato il tetto massimo di assenze indicato dalla Regione o Provincia autonoma di Trento e di Bolzano, che comunque non può essere superiore al 10% delle ore complessive. Sono ammessi all’esame di qualifica i corsisti che al termine del percorso formativo abbiano riportato valutazioni positive in tutte le materie di insegnamento e nel tirocinio.
Il coordinatore del corso
Ci sarà un coordinatore per la gestione dei corsi, il quale garantisce la realizzazione delle attività didattiche, la progettazione del tirocinio e delle attività di studio guidato nonché l’integrazione tra la formazione teorica e il tirocinio. Il coordinatore del corso deve essere in possesso della laurea magistrale o titolo equipollente o riconosciuto equivalente, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sanitario, sociale o formativo ed esperienza professionale pluriennale in ambito sanitario, socio-sanitario, sociale o nella gestione di corsi di formazione per il profilo di Operatore Socio-Sanitario.
Formazione continua anche per gli Oss
Gli operatori socio-sanitari saranno obbligati a frequentare eventi formativi di aggiornamento riguardanti gli ambiti operativi di competenza per una durata complessiva di almeno 15 ore annuali.
Luciano Fassari