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Ricette online. Smi: “Il sistema non funziona, diffidiamo Regioni e Salute dall’applicare sanzioni”


Per il sindacato in molte Regioni persistono ancora problemi tecnici che non permettono l’entrata a regime dell’obbligo della ricetta telematica, i medici quindi non posso adempiere alla normativa. Avverte quindi che l’irrogazione di eventuali sanzioni saranno avversate in sede giudiziaria.

19 LUG - Nella quasi totalità delle Regioni non si è ancora provveduto a mettere a disposizione dei medici di famiglia i sistemi informativi hardware e software necessari per attivare il nuovo sistema di invio on line delle ricette mediche. Perciò il Sindacato dei Medici Italiani ha inviato a tutte le Regioni, al ministero della Salute, alla Sisac e alla Conferenza Stato-Regioni, una diffida ufficiale contro eventuali sanzioni ai medici non ancora messi in condizioni di utilizzare il nuovo sistema e quindi, per ragioni estranee alla propria volontà, di adempiere alla nuova normativa.
 
“Molte Regioni sono inadempienti – ha dichiarato Maria Paola Volponi, responsabile nazionale medicina convenzionata dello Smi – il Governo tace, ma il nuovo sistema non funziona in gran parte del Paese”.
Per esempio, denuncia il sindacato, nelle Marche - una delle Regioni insieme a Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Lazio e Sicilia dove ha ufficialmente preso il via la trasmissione telematica dei dati - il sistema non è affatto a regime. “Le sanzioni sono ingiuste quindi non applicabili – ha aggiunto Volponi – altrimenti ricorreremo in sede giudiziale ed entreremo in stato di agitazione”
 
Il sindacato denuncia in particolare la mancanza di una piattaforma hardware e software omogenea, nonché l’assenza di un servizio “help desk” in grado di diagnosticare e supportare lo studio medico nella risoluzione di eventuali malfunzionamenti, molto comuni e frequenti.
 
In considerazione di tutto ciò, ha spiegato “è evidente l’inadempimento del Ministero e delle Regioni rimaste inattive di fronte a precisi obblighi sulle stesse gravanti” e allo stesso modo “è evidente che nessun inadempimento potrà essere imputato ai Medici di medicina generale per la mancata ottemperanza alla trasmissione della ricetta informatizzata e le Regioni dovranno manlevare i suddetti medici per ogni sanzione eventualmente applicata in conseguenza del non puntuale rispetto degli adempimenti di cui al Dpcm 26 marzo 2008”.
 
Lo Smi, quindi, chiede che : “Persistendo tale stato di cose e, in particolare, permanendo l’inadempimento degli obblighi assunti, i Medici di medicina generale associati allo Smi che non potranno adempiere all’invio della ricetta telematica, dovranno essere esentati dai relativi obblighi. Si diffidano, pertanto, le Regioni inadempienti dall’irrogare qualsivoglia sanzione che sarà avversata in sede giudiziaria”.

19 luglio 2012
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