"Dobbiamo usare soluzioni per risolvere i problemi, tra cui la mancanza di professionisti. Bisogna incentivare a rendere maggiormente attrattive le professioni sanitarie e sicuramente quella dei medici di medicina generale. È uno dei temi che sta più a cuore alle Regioni". Così Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni e delle province autonome, intervenendo in videocollegamento all'82esimo Congresso nazionale Fimmg-Metis, in corso a Villasimius.
"Lo dico fuori da ogni interesse di parte: penso sia sbagliato il dibattito che si è sviluppato nel Paese nel togliere il numero chiuso nelle facoltà di medicina. Lo reputo sbagliato per due motivi: rischiamo di non formare più le persone in modo adeguato e rischiamo oltretutto di spostare possibili professionisti dall'infermieristica alla medicina", aggiunge Fedriga, che spiega: "Dal 2027 avremo più laureati in medicina rispetto a coloro i quali vanno in pensione. Sicuramente rimarranno carenti alcune specializzazioni, tra cui anche la medicina generale che dovremmo rendere più attrattive. Ma nel numero generale non avremo queste criticità, però avremo una media fino al 30% in meno di infermieri". Togliendo il numero chiuso "rischiamo di fare due danni: avere poco e quindi spostare pezzi di formazione dove abbiamo più bisogno e di non formare in modo adeguato i nostri ragazzi. La semplificazione rischia di peggiorare le situazione. E' facile dire mancano medici togliamo il numero chiuso. Dobbiamo invece cercare di colpire dove ci sono le carenze", conclude.