“Si tratta di un contratto – ha spiegato il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone – che riguarda 120mila medici e 14mila dirigenti sanitari nell’ambito del quale sono state introdotte significative novità per quanto riguarda il sistema degli incarichi dirigenziali, l’orario di lavoro, le prestazioni aggiuntive, l’indennità di esclusività e il sistema delle relazioni sindacali.
Un contratto importante – sottolinea il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga - che non interverrà solo sul tema delle retribuzioni ma anche sulle condizioni di lavoro per una categoria che, negli ultimi anni, è stata sottoposta a forti pressioni e che ha bisogno di un Piano Strategico che tuteli la professionalità del singolo e la tenuta del Sistema Sanitario Pubblico.
L’ipotesi sottoscritta è frutto di un percorso produttivo che ha visto tutte le parti – sindacali e datoriali - lavorare per il miglioramento della qualità della vita dei medici e della sicurezza delle cure per i pazienti”.