Medici di famiglia. Speranza: “Compatibili con sanità del futuro. Pronto a raddoppiare borse”
Il Ministro della Salute rispondendo ad un Questione time della Lega su iniziative per superare la carenza di medici di medicina generale sull'intero territorio nazionale dimostra di voler puntare sulla categoria anche per il futuro. E poi annuncia: “Prorogata possibilità per i medici che si iscrivono al Corso di formazione di mantenere anche incarichi convenzionali in deroga alla normativa vigente”.
14 LUG - I medici di medicina generale “sono dotati di una straordinaria capacità di relazione diretta con le persone, in un rapporto fiduciario, e hanno anche una straordinaria rete di capillarità, che credo sia perfettamente compatibile con quella idea di sanità della prossimità che io credo sia la vera chiave della sanità del futuro”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute, Roberto Speranza rispondendo ad un Questione time della Lega su iniziative per superare la carenza di medici di medicina generale sull'intero territorio nazionale.
Il Ministro ha poi annunciato anche di aver prorogato la “possibilità per i medici che si iscrivono al Corso di formazione di mantenere anche incarichi convenzionali in deroga alla normativa vigente”.
E inoltre ha manifestato la volontà di raddoppiare le borse per i corsi di formazione.
L’intervento integrale del Ministro della Salute.
Ringrazio gli onorevoli interroganti per aver posto l'attenzione su un tema che credo sia particolarmente strategico per l'immediato, per i numeri che proverò a riportarvi ma anche per il futuro, perché la mia personale e convinta opinione è che, dentro il futuro Servizio sanitario nazionale, c'è un ruolo essenziale dei medici di medicina generale, che sono dotati di una straordinaria capacità di relazione diretta con le persone, in un rapporto fiduciario, e hanno anche una straordinaria rete di capillarità, che credo sia perfettamente compatibile con quella idea di sanità della prossimità che io credo sia la vera chiave della sanità del futuro.
Alcuni numeri che sono rilevanti: tra il 2014 e il 2017, la media annuale di borse finanziate per la medicina generale è stata di poco superiore alla cifra di mille: nel 2020-2023, questa cifra è salita a 1.332 borse, poi si aggiungono sempre, chiaramente, i soprannumerari. Quest'anno il mio obiettivo è di lavorare per raddoppiare, almeno rispetto all'anno passato, il numero di borse che andremo a finanziare. Questo raddoppio è realistico, anche grazie alla scelta che il Governo ha fatto di investire una parte delle risorse del PNRR proprio sulla formazione dei medici di medicina generale. Quindi, useremo una parte dei fondi europei per finanziare, già da quest'anno e, poi, per tre anni di fila, 900 borse, che si andranno ad aggiungere ai finanziamenti ordinari.
Voglio, inoltre, ricordare che i medici che si iscrivono al corso di formazione specifica in medicina generale potranno continuare a mantenere anche incarichi convenzionali in deroga alla normativa vigente; proprio oggi, ho firmato il decreto di proroga di una disposizione che era già stata fatta nei mesi precedenti. Questo lo ritengo indispensabile anche per il lavoro straordinario che i medici di medicina generale stanno facendo durante l'emergenza COVID.
Voglio, in conclusione, garantire il massimo impegno mio e del Governo per valorizzare il più possibile una figura che riteniamo davvero essenziale per costruire il rafforzamento del nostro Servizio sanitario nazionale.
La replica di Marco Maggioni (Lega)
Signor Ministro, se volessi sintetizzare, direi bene, ma non benissimo: noi ci aspettavamo una strategia di più ampio respiro. La carenza di medici di medicina generale è un problema relegato, purtroppo, nelle dinamiche territoriali, ma che abbiamo voluto portare in queste Aule proprio perché si evidenzia come la mancata programmazione, negli ultimi vent'anni, dei Ministri che l'hanno preceduta ha portato ad una situazione ormai insostenibile. Si è pensato, senza lungimiranza, in passato, che aumentando semplicemente il numero di mutuati per singolo medico di base fosse sufficiente a gestire questo problema: si è passati dai mille, ai 1.500, ai 1.800 e la situazione è diventata, come dicevo, ormai intollerabile e insostenibile.
Signor Ministro, noi, insieme a lei, abbiamo il dovere e l'obbligo di porre rimedio a questa situazione e dobbiamo farlo oggi, perché non abbiamo più tempo, il fattore tempo si è azzerato. Ce lo dicono i cittadini, ce lo dicono - come già ricordava il collega poc'anzi - i sindaci, ce lo dicono i numeri: ieri, in provincia di Bergamo, 77 ambiti carenti, cinque, e solo cinque, candidati per ricoprire questi incarichi. Abbiamo le previsioni di pensionamento, che sono drammatiche.
Quindi, noi ci saremmo aspettati una strategia, dicevo, di lungo periodo, una strategia che potesse gettare le basi per invertire questa drammatica rotta. Quindi, noi torniamo a proporre che, ormai, serve superare il numero chiuso per la possibilità di frequentare l'università nella facoltà di medicina. Il numero chiuso, ormai, è anacronistico in medicina. Chiediamo, poi, di introdurre il tirocinio professionalizzante e di modificare quella che è la convenzione tra i medici di base e il Servizio sanitario nazionale. Se lei farà questo, avrà invertito la rotta e noi saremo lì a verificare la tempistica di realizzazione di questi intendimenti.
14 luglio 2021
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