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Covid. Si parte con le vaccinazioni in farmacia. Esclusi solo i soggetti estremamente vulnerabili. Saranno gli stessi farmacisti a raccogliere il consenso informato e a vaccinare


I farmacisti siglano il protocollo con Ministero e Regioni. "La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare", ha commentato il ministro della Salute. Per l'esecuzione delle sedute vaccinali si prevedono determinati requisiti minimi strutturali dei locali, e opportune misure volte a garantire la sicurezza degli assistiti. Per questa prestazione, alla farmacia viene riconosciuta una remunerazione pari a 6 euro per ogni vaccinazione. Saranno le Regioni a poter poi prevedere ulteriori riconoscimenti. IL PROTOCOLLO

29 MAR - Via libera alle vaccinazioni anti Covid in farmacia. È stato firmato oggi il Protocollo d’intesa tra Govenro, Regioni, Federfarma e Assofarm per la somministrazione in farmacia.
 
Nel testo dell'accordo si prevede di avviare le vaccinazioni all'interno delle farmacie, come previsto dal Decreto sostegni, seguendo i criteri di priorità indicati dal Governo. Viene però esclusa la possibilità di veder vaccinare in farmacia i soggetti ad "estrema vulnerabilità" o con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica.
 
La vaccinazione potrà essere somministrata dagli stessi farmacisti che avranno seguito specifici programmi e moduli formativi organizzati dall'Istituto superiore di sanità, come previsto dal decreto legge "Sostegni". Per l'esecuzione delle sedute vaccinali e il connesso iter tecnico-amministrativo si prevedono determinati requisiti minimi strutturali dei locali, e opportune misure volte a garantire la sicurezza degli assistiti. Dovranno essere previsti spazi separati da quelli destinati all'accoglienza dell'utenza e allo svolgimento delle attività ordinarie. Questi spazi dovranno essere opportunamente arieggiati in modo da garantire un costante ricircolo d'aria. Si potrà vaccinare anche a farmacia chiusa.
 
All'ingresso della farmacia dovranno essere esposte chiare istruzioni su modalità di accesso e numero massimo di persone che potranno accedere. Il locale dove avverrà la somministrazione dovrà avere spazio adeguato per garantire il distanziamento. Dovrà essere infine contemplata anche un'area di monitoraggio dove è prevista la sorveglianza per 15 minuti delle persone vaccinate. Si potrà anche prevedere l'uso di spazi esterni alle farmacie con l'allestimento di unità mobili come i gazebo. In caso di reazione anafilattica, il farmacista fornirà un supporto di emergenza, avvisando tempestivamente il 118. Se necessario, in caso di grave anafilassi, il farmacista potrà somministrare adrenalina intramuscolo.
 
La vaccinazione, per cui ci si dovrà prenotare, avverrà esclusivamente previa acquisizione del consenso informato e della relativa scheda anamnestica per la valutazione dell'idoneità o meno del soggetto a sottoporsi alla vaccinazione che saranno raccolte direttamente dal farmacista come previsto dall'apposito modulo allegato al protocollo.
 
Per questa prestazione, alla farmacia viene riconosciuta una remunerazione pari a 6 euro per ogni vaccinazione. Viene poi rimandato ad appositi accordi con le Regioni il riconoscimento a favore delle farmacie di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative, e al rimborso dei dispositivi di protezione individuale e dei materiali di consumo, oltre che ad eventuali incentivi per il raggiungimento di target vaccinali stabiliti dalle stesse amministrazioni territoriali.
 
Inoltre, si precisa che la quarantena precauzionale per i soggetti che sono venuti a contatto con casi conclamati di Covid e la derivante sospensione del servizio non verrà applicata alle farmacie dove sono stati eseguiti vaccini a soggetti risultati positivi al Covid.
 
"Ho appena firmato il protocollo con regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese. La campagna di vaccinazione è la vera chiave per chiudere questa stagione così difficile. Oggi facciamo un altro importante passo avanti per renderla più veloce e capillare". Ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza.
 
“Ancora un altro tassello per rafforzare la campagna vaccinale in corso. Oggi ho firmato a nome della Conferenza delle Regioni l’accordo con il Governo, Federfarma e Assofarm che consentirà a farmacisti adeguatamente formati di poter somministrare il vaccino anti Sars CoV-2”, lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
 
“Dopo medici di medicina generale, medici specializzandi, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta e odontoiatri, si allarga la squadra dei professionisti impegnati nella sfida della campagna vaccinale”, ha ricordato il Presidente della Conferenza delle Regioni.
 
“Le Farmacie convenzionate che sono parte integrante del Servizio sanitario nazionale e presidi sanitari di rilievo saranno chiamate ad un ruolo fondamentale in un’ottica di prossimità e nell’ambito della Farmacia dei servizi”.
 
“Anche i farmacisti saranno dunque – ha concluso Bonaccini - attori della resilienza e della tempestività di risposta del Sistema sanitario nazionale, proprio grazie all’implementazione delle attività assicurate dalla rete territoriale delle farmacie”.

29 marzo 2021
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