Manovra. Farmaci: cancellate le gare per i generici e meno tagli alle farmacie
Anticipiamo il contenuto degli emendamenti Azzollini sulla farmaceutica. Parte del taglio ai margini della distribuzione andrà a pesare sulle aziende farmaceutiche. Per i generici arriva il prezzo medio europeo.
03 LUG - È pronto l’emendamento sulla farmaceutica che il relatore alla manovra Antonio Azzollini (Pdl) ha annunciato nei giorni scorsi. Sarà depositato in Senato lunedì prossimo, ma siamo in grado di anticiparne i contenuti e il testo (
vedi allegato a fondo pagina). Le proposte di modifica riguardano in particolare due aspetti della manovra: i tagli ai margini della distribuzione e il prezzo degli equivalenti.
In particolare l’emendamento prevede, in attesa della riforma del sistema di remunerazione delle farmacie, che le quote di spettanza di farmacisti e grossisti sul prezzo di vendita al pubblico per i farmaci di fascia A, scendano dal 6,65% al 3% per i grossisti e salgano dal 26,7% al 30,35% per i farmacisti. Rispetto al testo del Governo, però, la quota che il Servizio sanitario nazionale trattiene sulle farmacie non sarà più del 3,65% ma dell’1,22% sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell’Iva. Da questo “sconto” saranno però escluse le farmacie rurali sussidiarie con fatturato inferiore a 387 mila euro e alle farmacie con fatturato annuo non superiore a 258 mila
Il restante 2,43% arriverà invece dalle aziende farmaceutiche, che dovranno corrispondere alla Regioni tale quota sempre al netto dell'Iva. In pratica, le farmacie pagheranno un terzo rispetto a quanto previsto dal testo del Governo, mentre le aziende farmaceutiche saranno chiamate a coprire i due terzi della norma.
L’emendamento prevede inoltre che l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) fissi il prezzo di rimborso dei farmaci equivalenti, a decorrere dal 2011, sulla base di un monitoraggio dei prezzi praticati nei paesi dell'Unione Europea. In pratica, per gli equivalenti si tornerà “al prezzo medio europeo”, introdotto per la prima volta dalla Finanziaria del 1994 per tutti i farmaci rimborsati dal Ssn (il metodo venne poi abbandonato in favore del criterio del prezzo negoziato). Dal prezzo medio europeo si attende un risparmio non inferiore a 600 milioni di euro annui che resteranno nella disponibilità delle Regioni. Spariscono invece le gare per l’acquisto degli equivalenti, che limitavano a 4 i farmaci rimborsabili per specialità, come del resto annunciato nei giorni scorsi dal Ministro Fazio.
Entro 60 giorni dall'approvazione della legge, inoltre, dovrà partire un tavolo tecnico tra il ministero della Salute, dell'Economia, dell'Aifa e delle associazioni di categoria per la revisione dei criteri di remunerazione della spesa farmaceutica secondo questi criteri: estensione delle modalità di tracciabilità e controllo a tutte le forme di distribuzione dei farmaci; possibilità di introduzione di una remunerazione della farmacia basata su una prestazione fissa in aggiunta a una ridotta percentuale sul prezzo di riferimento del farmaco, che, stante la prospettata evoluzione del mercato farmaceutico, garantisca una riduzione della spesa per il Servizio sanitario nazionale.
03 luglio 2010
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