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Manovra. Palermo (Anaao): “Assurdo, hanno fatto il Decreto Dignità e poi danno il via alla precarizzazione in sanità. Non escludiamo altri scioperi”

di Luciano Fassari

Il leader del sindacato non nasconde “un’ampia delusione” per gli emendamenti del governo sul personale. Siamo di fronte ad “una deregulation totale che va incontro alla volontà delle Regioni di assumere manodopera a basso costo e non formata, per giunta in un settore come quello sanitario dove le competenze e la qualità dei professionisti sono fondamentali”.

03 DIC - “C’è un’ampia delusione, non mi sarei mai aspettato questo processo di precarizzazione”. Il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo commenta così l’emendamento che dà la possibilità alle aziende in via eccezionale, di conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie.
 
“Dopo aver fatto il decreto Dignità per lottare contro il precariato – evidenzia - aprono di nuovo la strada al precariato nel Ssn andando addirittura a destrutturare gli stati giuridici. E poi è paradossale che da un lato si sbloccano gli specializzandi, (che sì potranno accedere ai concorsi anche se all’ultimo anno, ma potranno entrare di ruolo solo dopo la fine della specializzazione), e dall’altro lato si permette l’assunzione dei medici senza specializzazione”.
 
Per Palermo siamo di fronte ad “una deregulation totale che va incontro alla volontà delle Regioni di assumere manodopera a basso costo e non formata, per giunta in un settore come quello sanitario dove le competenze e la qualità dei professionisti sono fondamentali”.
 
Il segretario Anaao è scettico anche sugli altri interventi come per esempio l’indennità di esclusività: “Occorre esplicitare in modo chiaro che parte dal contratto 2019-2021, altrimenti si rischia di beneficiarne dal 2022”.
 
Per quanto concerne la Ria invece Palermo auspica un intervento in Senato per “poter risolvere” la questione.
 
E stante così le cose il segretario Anaao ribadisce come “a queste condizioni è difficile chiudere il contratto, per ora hanno sistemato solo i problemi delle Regioni che hanno fatto il ‘colpo gobbo’ e prendono le risorse per le liste d’attesa, dallo svincolo dei fondi per le borse di medicina generale, assistenza stranieri e libera professione, e hanno la possibilità di assumere medici a prezzi stracciati. Non escludo altri scioperi a gennaio”.
 
Luciano Fassari

03 dicembre 2018
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