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Vaccini. Grillo: “Restano obbligatori ma cambiano le sanzioni per materne e asili nido”. Per gli immunodepressi “rischi ridotti, in atto una vergognosa strumentalizzazione politica”. Intervento shock sul morbillo: “Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno”

di G.R.

Confermate le divisioni interne al M5S su questo tema: "Nessuna spaccatura ma ci sono sensibilità diverse su un argomento delicato". Quanto al rischio di false autocertificazioni spiega: "Chi viola il rapporto di fiducia, viola la legge e come tale va perseguito". Espressa la vicinanza a Burioni per le minacce subite, ma "è una spiacevole strumentalizzazione sentirsi dire da un accademico che 'verrò sbranata al primo morto'”. Così la ministra della Salute in un'intervista al Corriere della Sera

08 AGO - L'obbligo resta per tutte e 10 le vaccinazioni previste dalla legge Lorenzin ma cambieranno le sanzioni per asili nido e scuole per l'infanzia. Non si può illudere la gente sul fatto che non ci saranno più morti per il morbillo.Controlli più stretti sulle autocertificazioni. I rischi per i bambini immunodepressi sono bassi, mentre è in atto una strumentalizzazione politica di questo problema. Confermate le divisioni interne al M5S sul tema vaccini. Questo in sintesi quanto raccontato dalla ministra della Salute, Giulia Grillo, in un'intervista al Corriere della Sera
 
Resta l'obbligo sui 10 vaccini. "I bimbi non vaccinati tra i 6 e i 16 anni entravano a scuola anche a legge Lorenzin invariata. L’obbligo rimane per tutti e 10 i vaccini individuati dalla norma. Cambia la sanzione per materne e asili nido, perché riteniamo che la coercizione non possa essere l’unico strumento a disposizione di uno Stato per raggiungere le ultime sacche di contrari. Raggiungere le soglie del cosiddetto effetto gregge è determinante. Occorre però un monitoraggio sistematico, possibile solo con l’Anagrafe nazionale da me fortemente voluta. Questo perché le soglie sono diverse a seconda delle malattie e perché il recupero di copertura ottenuto lo scorso anno non ha intaccato le differenze territoriali".
 
Il rischio, in ogni caso, rimane quello di un obbligo che resterebbe tale solo sulla carta. Il 'cuore' dell'apparato sanzionatorio messo in piedi dalla legge Lorenzin si incentrava proprio sulla possibilità di escludere dagli asili nido e scuole per l'infanzia i non vaccinati. Le sole sanzioni economiche sono, per loro natura, un deterrente meno effiacacie. A questo va poi aggiunto che, nell'ultimo anno, sono stati incassati solo 170 euro come confermato di recente dalla stessa ministra Grillo in audizione al Senato. Si avrebbe quindi sì ancora un obbligo, ma di fatto del tutto depotenziato.
 
Autocertificazioni. "Per impedire le falsa autocertificazioni basta applicare la legge. La circolare a firma congiunta del Ministero della Salute e del Miur del 5 luglio era e resta un procedimento di semplificazione amministrativa. Chi viola il rapporto di fiducia, viola la legge e come tale va perseguito. Inoltre il mio collega dell’Istruzione e io chiederemo alle Regioni di aumentare i controlli".
 
Anche in questo caso si potrebbe porre un problema di non facile soluzione. I maggiori controlli hanno un costo, senza contare le posizioni politiche di Regioni come la Liguria che hanno già deciso uno stop alle sanzioni e, quindi, un abbassamento della guardia sui controlli. Qui, in una recente intervista la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale spiegava: "Io non posso fare da esattore per conto dello Stato. Senza contare che i proventi di queste sanzioni vanno per la maggior parte al Mef e solo una piccola quota resterà alla sanità".
 
Per i bambini immunodepressi rischi ridotti. "Si tratta di un rischio molto contenuto. Nel 2018 solo il 2,8% di bambini della fascia da zero a sei anni non sono stati vaccinati per scelta dei genitori. Nello stesso periodo la percentuale di copertura del morbillo ha raggiunto il 93,8%, contro l’85,2% del 2015. È vergognosa la strumentalizzazione di alcune forze politiche. Negli anni in cui ha governato Forza Italia le percentuali di copertura per il morbillo erano al di sotto della fatidica soglia del 95%. Nei primi sei mesi del 2018 il tasso di copertura è salito, quindi il rischio per i bimbi immunodepressi si è molto ridotto".
 
Per la ministra, dunque, il rischio ridotto per gli immunodepressi è dovuto all'aumento dei tassi di copertura vaccinale ottenuti con le nuove regole sull'obbligo introdotte da quella legge Lorenzin che ora si vuole smantellare. La ministra della Salute, nel suo blog personale, nel giugno del 2017 spiegava che la legge Lorenzin doveva essere "fermata" perché "punta tutto sulla coercizione, esponendosi al rischio, pericolosissimo, di ottenere l’effetto contrario, perché in presenza di genitori preoccupati o dubbiosi sulla vaccinazione, l’obbligo rischia di scoraggiarli ulteriormente". Ora, invece, si arriva quasi a rivendicare, non l'ipotizzato "effetto contrario", ma l'aumento delle coperture per poter dire che uno smantellamento della legge esporrebbe a rischi ridotti i più fragili.
 
La difesa dell'obbligo delle Regioni “rosse”. "Verso le Regioni ho il necessario rispetto, il dialogo e il confronto sono fondamentali su tutti i temi. Ma la proposta che sta portando avanti il coordinatore delle Regioni, Antonio Saitta, è scritta dalla stessa persona che ho individuato per guidare il tavolo tecnico per le politiche vaccinali, così come richiesto dall’Oms. Un tavolo in precedenza poco considerato, così come poca attenzione è stata dedicata ai servizi vaccinali".
 
Da Burioni spiacevole strumentalizzazione. "I toni di queste ore non sono degni di un Paese civile. Io sono vicina a Burioni per l’aggressione subìta. Non è degno augurare a un medico che la pensa diversamente di affogare, come non esiste prendersela con Bebe Vio che spero di incontrare a breve. Ma è anche una spiacevole strumentalizzazione sentirsi dire da un accademico che 'verrò sbranata al primo morto'. Non puoi illudere la gente che non morirà nessuno. Dobbiamo essere realisti".
 
Barillari invade un campo non suo. "Barillari ha invaso un campo non suo. Noi politici possiamo mettere in piedi gli strumenti per interagire con una ricerca scientifica al di sopra delle parti, ma non possiamo metterci a fare gli scienziati. Né gli scienziati possono fare i politici. Io sono medico, ma non tuttologo".
 
Dopo il post scriptum di Davide Casaleggio arriva così, a settimane di distanza, la prima 'condanna' ufficiale da parte dei vertici politici del Movimento 5 stelle per le dichiarazioni rilasciate a più riprese dal consigliere pentastellato della Regione Lazio sul tema vaccini.
 
I dati sul morbillo. "Da gennaio a giugno i casi di morbillo, come monitorato dall’Iss, sono stati 2029. La Sicilia ha avuto più della metà dei casi, 1066. L’età media è 25 anni, con l’incidenza maggiore nella fascia tra zero e quattro anni. I decessi sono stati quattro, tre adulti e un bambino di dieci mesi".
 
Le divisioni interne al M5S sui vaccini. "Non c'è una spaccatura, ci sono sensibilità diverse su un argomento delicato. Siamo un movimento bello grosso".
 
 
Giovanni Rodriquez

08 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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