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Anteprima manovra. Ecco le possibili misure per la sanità allo studio del Governo

di Cesare Fassari

Nelle prime bozze del decreto: farmaci di fascia C fuori delle farmaciee pianta organica fissata a 4.000 ab. per farmacia; cancellazione degli Ordini a partire dall’agosto prossimo se salta la riforma. Possibile anticipazione al 2012-2013 dei tagli alla sanità già previsti per un totale di 7,950 miliardi in due anni

03 DIC - Ore febbrili per la definizione del “pacchetto” di misure per affrontare la crisi. Il Governo sta lavorando su più tavoli. Quello del confronto con i partiti avviato oggi e quello con Parti sociali, Regioni ed Enti locali domani.
 
Ma soprattutto si sta valutando nel dettaglio le diverse proposte arrivate dai vari dicasteri che dovranno prendere la forma definitiva del decreto legge da varare lunedì mattina o, forse, già domenica sera, per affrontare l’apertura dei mercati il lunedì con un provvedimento già approvato e firmato dal presidente della Repubblica.
 
L'ipotesi di anticipare di un anno dei tagli della manovra di luglio Legge n.111/2011)
Alla luce delle indiscrezioni raccolte sulla sanità l’ipotesi più plausibile resta quella dell’anticipazione di un anno delle misure previste dalla manovra estiva del precedente Governo per il 2013, che prevedono il contenimento della spesa per  2,5 miliardi e di quelle previste per il 2014 al 2013, per ulteriori 5,450 miliardi di euro.
 
Se così fosse vorrebbe dire che dall’anno prossimo scatterebbero:
- i prezzi di riferimento per i beni e servizi sanitari dai quali si attendono 750 milioni di risparmio il primo anno e 1,199 miliardi per il secondo;
 
- i tagli alla farmaceutica ospedaliera e territoriale, che dovrebbero portare a 1 miliardo di risparmi nel primo anno e di 1,090 miliardi nel secondo;
 
- l’inserimento di un tetto di spesa per i dispositivi medici, con risparmi stimati in 750 milioni il primo anno e 817,5 il secondo;
 
- i tagli alla spesa per il personale riferiti alle economie di settore derivanti dall'esercizio del potere regolamentare in materia di spese per il personale sanitario dipendente e convenzionato per un totale di 163,5 milioni.
 
E poi c’è la questione ticket. Secondo la manovra di luglio sarebbero dovuti scattare dal 2014, con risparmi calcolati in 2,180 miliardi annui. Qualora il governo decidesse di anticiparli di un anno, e cioè al 2013, i saldi finali del taglio alla sanità assommerebbero a 2,5 miliardi per il 2012 e a 5,450 miliardi nel 2013 (vedi tabella 1).
Se invece anche i ticket dovessero scattare dal 2012, il taglio del prossimo anno salirebbe di 2,180 miliardi toccando la quota 4,680 miliardi, mentre resterebbe invariato il saldo 2013 per un totale di altri 5,450 miliardi. Il tale dei tagli del biennio raggiungerebbe però quota 10,130 miliardi(vedi tabella 2).
Quello che appare certo è che in ogni caso il Governo non indicherà importo e tipologia dei nuovi ticket rimandando la questione al Patto della Salute da siglare con le Regioni alle quali dovrebbe spettare comunque la responsabilità di inviduare ambiti e modalità di applicazione dei ticket, fermi restando i risparmi da ottenere.

Costi standard dal 2012?
Resta poi aperta la questione dell’eventuale anticipazione della legge sui costi standard sanitari, quali riferimento per il riparto del fondo sanitario, inserita nel pacchetto del federalismo fiscale e che sarebbe dovuta scattare dal 2013. Anche in questo caso potrebbe essere tutto anticipato di un anno, con effetti non tanto sul risparmio complessivo, perché l’entità del fondo sanitario nazionale resterebbe comunque quella fissata dalla manovra, quanto sui livelli di finanziamento tra le diverse regioni che potrebbero essere sconvolti rispetto ai tradizionali criteri di riparto adottati fino ad oggi.

Credito di imposta per la ricerca
Nel testo del decreto allo studio del Governo c’è poi un credito di imposta del 12% dei costi sostenuti dalle imprese per la ricerca industriale e di sviluppo sperimentale per investimenti fino a 1 milione di euro. Il credito scende al 5% per la quota di investimenti superiori. Il credito del 12% per il primo milione investito in ricerca può però salire al 20% per le nuove imprese innovatrici, ai sensi della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore della ricerca e dell’innovazione.

Rivoluzione in farmacia
La vera novità della manovra, tuttavia, potrebbe stare nella rivoluzione dell’attuale normativa delle farmacie, con misure dirompenti sia per le regole vigenti per l’apertura di nuove farmacie sia per la vendita dei medicinali di fascia C.

Cambia il quorum per aprire le farmacie. In particolare il decreto allo studio del Governo prevede che il quorum per l’apertura di una nuova farmacia sia fissato a una farmacia ogni 4.000 abitanti, mentre oggi esistono due riferimenti, una ogni 4.000 nei comuni nei comuni con più di 12.500 abitanti e una ogni 5.000 abitanti nei comuni con meno di 12.500 abitanti. Viene inoltre  previsto che gli abitanti eccedenti i 4.000 siano immediatamente valevoli per il quorum ai fini dell’apertura di un’altra farmacia. In sostanza, superata la soglia di 4.000, anche un solo abitante in più dà diritto ad aprire una seconda farmacia nello stesso comune, mentre oggi, per superare il quorum, serve che il numero di abitanti in più sia almeno pari alla metà di quello dei tetti (quindi 2.000 in più per i comuni più piccoli e 2.500 in più rispetto al quorum per i comuni più grandi). 

La fascia C con ricetta anche fuori dalla farmacia. Altra novità quella dei farmaci di fascia C con obbligo di ricetta che, ad esclusione di quelli inseriti nella lista degli stupefacenti e di quelli con ricetta non ripetibile, potranno essere venduti anche nelle parafarmacie e nei corner abilitati della grande distribuzione.
 
Ordini professionale: o riforma entro agosto 2012 o cancellazione
C’è infine una stretta alla riforma degli ordini professionali che dovrà avvenire tassativamente con apposito Dpr  entro l’agosto 2012, come già previsto dalla legge di stabilità. La novità inserita nel decreto Monti è che, se la riforma non sarà fatta, gli ordini decadranno automaticamente venendo a cessare tutte le normative che attualmente li regolano.
 
 
Cesare Fassari

 

Pacchetto Monti. Le misure sulla sanità.  Ipotesi di risparmio qualora si anticipassero di un anno le misure già previste nella manovra di luglio (legge n. 111 del 15 luglio 2011). Milioni di Euro

 

Misure

 A valere sul 2013 (Manovra luglio)

Anticipazione al 2012  (Manovra Monti)

A valere sul 2014  (Manovra luglio)

Anticipazione al 2013 Manovra Monti)

Risparmi nel biennio

2012/2013

con anticipazione misure  (compreso il ticket dal 2013)

 

Prezzo riferimento beni e servizi

750

750

1.199

1.199

1.949

Tagli alla farmaceutica

1.000

1.000

1.090

1.090

2.090

Tetto di spesa dispositivi medici

750

750

817,5

817,5

1.567,5

Personale dipendente e convenzionato

0

0

163,5

163,5

163,5

Nuovi ticket

0

0

2.180

2.180

2.180

TOTALE

2.500

2500

5.450

5.450

7.950

 

Fonte: Elaborazione Quotidiano Sanità

 

Ipotesi anticipo nuovi ticket al 2012/2013. Milioni di Euro

 

Misure

 A valere sul 2013 (Manovra luglio)

Anticipazione al  2012  (Manovra Monti)

A valere

sul 2014  (Manovra luglio)

Anticipazione al 2013 Manovra Monti)

Risparmi nel biennio

2012/2013

 con anticipazione misure (compreso il ticket dal 2012)

 

Nuovi ticket

0

2.180

2.180

2.180

4.360

TOTALE MISURE

2.500

4.680

5.450

5.450

10.130

 

Fonte: Elaborazione Quotidiano Sanità

 

03 dicembre 2011
© Riproduzione riservata


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