Ticket. Fazio: “Dal 2014 modularli per reddito, quoziente familiare e appropriatezza”
Il ministro ha illustrato gli effetti delle manovre in commissione Sanità del Senato. "L’accordo Stato-Regioni potrebbe evitare i nuovi ticket, ma se dovessero esserci, non saranno lineari ma modulati”. Per l’edilizia sanitaria, Fazio pensa a project financing a governance pubblica.
19 OTT - Anche “se non è scritto nella manovra, la visione attuale del ministero della Salute è quella di proporre alle Regioni di incamerare il ticket da 230 milioni sulla specialistica che io continuo a ritenere iniquo, così come i nuovi ticket previsti a partire del 2014 e quindi raccogliere circa 2,8 miliardi attraverso meccanismi di compartecipazione alla spesa per censo, per quoziente familiare e per appropriatezza”. A spiegarlo è stato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenendo ieri in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato sugli effetti sul Servizio sanitario nazionale delle misure contenute nelle diverse manovre correttive e di stabilizzazione finanziaria.
Fazio si è soffermato sulle misure contenute nelle diverse manovre correttive di stabilizzazione finanziaria, a partire dall'articolo 11 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, destinato a dettare norme per il controllo della spesa sanitaria. In particolare, per effetto di tale disposizione, si è determinata una riduzione della spesa farmaceutica ospedaliera per un importo di 600 milioni di euro e un incremento della spesa farmaceutica territoriale di 600 milioni di euro. Tale eccedenza di spesa, ha spiegato Fazio, fermo restando il vigente tetto del 13,3 per cento, è recuperata dalle Regioni con gli attuali meccanismi a carico delle aziende farmaceutiche (pay-back) e della filiera distributiva e con la riduzione dei margini a carico della filiera della distribuzione del farmaco, che comporta un effetto di contenimento della spesa valutabile in circa 400 milioni di euro su base annua. Inoltre, ricorda le ulteriori economie di risorse derivanti dall'individuazione da parte dell'Aifa delle soglie di appropriatezza nell'utilizzo dei farmaci e del prezzo di rimborso dei farmaci equivalenti sulla base di un monitoraggio dei prezzi attualmente praticati nei paesi dell'Unione europea.
Intenzione del ministero è anche quella di “stabilire un tetto per i dispositivi medici come già esiste per la farmaceutica” e, secondo il ministro, “c’è ampio spazio” di gioco per questa voce.
Fazio ha quindi ricordato che, secondo quanto previsto dalla manovra di luglio, il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato per il 2013 è incrementato dello 0,5 per cento, per il 2014 del 1,4 per cento e che con un intesa tra lo Stato e le Regioni da stipulare entro il 30 aprile 2012, saranno indicate le modalità per distribuire il peso percentuale della manovra. Quanto all’introduzione di nuovi ticket a partire dal 2014, Fazio ha ricordato che da questa voce si prevede di ricavare 2.000 milioni di euro che, aggiunti agli oltre 800 milioni di ticket sulla specialistica già introdotti, portano a oltre 2,8 miliardi di nuove entrate. Tuttavia, ha sottolineato il ministro, la manovra prevede che, attraverso l’accordo con le Regioni, si possano individuare soluzioni alternative alla compartecipazione di spesa che non i ticket. In ogni caso, “no ai ticket lineari” ma a nuovi meccanismi che, appunto, tengano conto del reddito del soggetto, del quoziente familiare e del grado di appropriatezza della prestazione.
Rispondendo alle osservazioni dei senatori, Fazio è infine intervenuto sull’edilizia sanitaria dopo le forti proteste per la cancellazione dalla legge di stabilità 2012-2014 del miliardo di euro destinato ad incrementare il piano previsto in questo ambito dall’ex art.20/1988. “Non sono assolutamente contrario all’erogazione dell’art. 20 e ho condotto una battaglia in Consiglio dei Ministri. Bisognerebbe però introdurre meccanismi ancora più cogenti di quelli previsti attualmente”, come “quelli sanzionatori”. Il ministro ha infatti ricordato che anche se “esiste di un apposito nucleo di valutazione istituito presso il ministero della Salute che esamina, e filtra, con grande attenzione le iniziative delle Regioni”, “i meccanismi attuativi sono a carico delle Regioni” e questo “esclude, quindi, l’attuazione di meccanismi sanzionatori”. Fazio si è detto infine convinto che “un project financing che sia un rischio di impresa possa diventare una vera e grande opportunità”, dove i finanziamenti privati, all'interno della governance pubblica, possano garantire l'aggiornamento delle strutture.
19 ottobre 2011
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