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Ddl Lorenzin. La Fials promuove il testo in discussione alla Camera: “Sì approvi quanto prima”


 
“Il testo è quanto mai aderente alle necessità ed alle attese dei cittadini che usufruiscono delle prestazioni del SSN e dei professionisti sanitari e sociosanitari in virtù delle significative novità introdotte”, ha detto il segretario del sindacato Giuseppe Carbone.

19 OTT - “Il nuovo testo del ddl Lorenzin- Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute nella versione - approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ed è ora all’esame dell’Aula del medesimo ramo del Parlamento, è a nostro giudizio quanto mai più aderente alle necessità ed alle attese dei cittadini che usufruiscono delle prestazioni del SSN e dei professionisti sanitari e sociosanitari in virtù delle significative novità introdotte”.
 
Così la FIALS, con il suo Segretario Generale Giuseppe Carbone, in una nota diffusa oggi ed inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati ed al Ministro della Salute.
 
“Il nostro augurio, continua Carbone, è che il testo possa essere in terza lettura esaminato ed approvato definitamente dal Senato della Repubblica ed essere realtà legislativa dopo tanti decenni di  rinvio”.
 
“Riteniamo, in particolare, evidenziare l’implementazione delle norme introdotte nella regolazione della vita ordinistica delle professioni sanitarie che le avvicinano sempre più a quelle già consolidate degli ordini delle altre professioni liberali. Sono significativamente apprezzabili e condivisibili, prosegue Carbone, le norme introdotte sulla parità di genere, sul rinnovamento generazionale, sull’allargamento della possibilità di votazione anche negli ospedali (con seggi aperti a tutti anche ai dipendenti del territorio ed a quelli convenzionati o liberi professionisti) o con il voto elettronico, due mandati per le cariche esecutive, però non per tutti i consiglieri come negli ordini non sanitari, la terzietà del Collegio dei Revisori”.
 
“Sono norme di ammodernamento legislativo di un ente pubblico associativo e non certamente invasione di campo della politica nelle sue regole di funzionamento che contribuiranno migliorarlo ed un avvicinamento progressivo e positivo alla sua attività da parte degli iscritti agli albi professionali. E’, quindi, quanto mai opportuno, sollecita Carbone, che Camera e Senato approvino tali  positive scelte innovative approvate dalla Commissione Affari Sociali che sono attese e condivise da larghi e maggioritari strati dei professionisti interessati e della stessa popolazione”.
 
Inoltre, scrive la FIALS, si apprezzano le norme, che sono patrimonio di decenni di richieste delle rappresentanze professionali e sindacali, introdotte di elevazione degli attuali collegi delle professioni infermieristiche di ostetrica e di TSRM in ordini professionali e dell’istituzione degli albi professionali per le altre 17 professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione e la loro collocazione nel previsto nuovo ordine”.
 
Conclude Carbone, “è quanto mai necessaria, moderna, attuale e funzionale all’attuazione del Patto per la Salute e per l’avvio della contrattazione collettiva nel SSN la norma che contestualizza l’istituzione dell’area delle professioni e degli operatori sociosanitari, già prevista nel dlgs 502/92 e colpevolmente mai attuata dai vari Governi che si sono succeduti”.

19 ottobre 2017
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