Accreditamento strutture sistema sociale integrato. Governo impugna legge Toscana
Per il Consiglio dei ministri alcune norme della legge regionale n. 21 “contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, violando altresì il principio di leale collaborazione, di cui agli artt. 5 , 120, 117 e 118 della Costituzione”.
11 LUG - Il Consiglio dei Ministri, riunito ieri, ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana n. 21 del 04/05/2017, recante “Nuove disposizioni in materia di accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato - Modifiche alla l.r. 82/2009 e alla l.r.51/2009”. La decisione è resa nota nel comunicato stampa di fine seduta diffuso da Palazzo Chigi.
Per il Consiglio dei ministri “alcune norme riguardanti il sistema di accreditamento delle strutture socio-sanitarie contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, violando altresì il principio di leale collaborazione, di cui agli artt. 5 , 120, 117 e 118 della Costituzione”.
La legge era stata approvata, come spiegato dal presidente della commissione Sanità del Consiglio Regionale, Stefano Scaramelli (Pd), in occasione del via libera dell’Aula consiliare, “con l’obiettivo di uniformare i percorsi di accreditamento sia sanitario che sociale e socio-sanitario, finora nettamente separati, e ricondurli gradualmente ad un unico sistema, a partire dall’offerta dei servizi residenziali e semiresidenziali”.
11 luglio 2017
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