Decreto vaccini. Sibilia (M5S): “Obbligatorio quello contro la follia di Lorenzin”. E la ministra annuncia querela: “M5S fa da controcanto ai ‘no vax’”
"La politica dell'incompetenza ha preso il posto della scienza. Chissà se un giorno verremo a sapere quanti Rolex ha ricevuto il ministro per scrivere questo decreto irricevibile?", così il deputato pentastellato sulla sua pagina Facebook. Immediata la replica della ministra della Salute: " Di queste dichiarazioni risponderà di fronte alla magistratura penale e civile competente. M5S dimostra la sua totale inadeguatezza a misurarsi su temi scientifici".
08 GIU - "Il vaccino obbligatorio e immediato deve essere quello contro la follia del ministro della Salute Lorenzin". Lo scrive su Facebook il deputato del MoVimento 5 stelle, Carlo Sibilia.
"La politica dell'incompetenza - prosegue - ha preso il posto della scienza. Chissà se un giorno verremo a sapere quanti Rolex ha ricevuto il ministro per scrivere questo decreto irricevibile? La coercizione su 12 vaccini (numero senza precedenti in Europa) è senza senso, in Italia non c'è nessuna emergenza epidemiologica in corso per giustificare tutti questi vaccinati obbligati. Ci trattano come incoscienti. Impongono il tso ai nostri bambini".
"Questo decreto - conclude - sarà una delle tante fesserie fatte dal governo Renzi che cancelleremo appena saremo al governo".
A seguito di queste dichiarazioni la ministra della Salute Beatrice Lorenzin ha dato mandato ai suoi legali di presentare querela nei confronti di Sibilia per le sue "gravissime dichiarazioni prive di fondamento e dal contenuto diffamatorio. Di queste dichiarazioni risponderà di fronte alla magistratura penale e civile competente".
"Sul piano del merito - scrive in una nota Lorenzin - tutto ciò dimostra come il Movimento 5 Stelle faccia finta di essere a favore dei vaccini ma nella realtà li avversi in tutti i modi, facendo il controcanto ai no vax, dimostrando così la totale inadeguatezza a misurarsi sui temi scientifici e a candidarsi a governare i processi a tutela della salute pubblica".