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Federalismo e costi standard: in serata risposta del Governo per sbloccare l'intesa delle Regioni


Concluso il vertice Calderoli-Regioni. Al centro del confronto i 425 mln da destinare al trasporto pubblico locale, promessi dal Governo e posti come premessa inderogabile all’intesa delle Regioni al decreto su federalismo regionale e costi standard. Attesa in serata, dopo le verifiche con Tremonti, la risposta del Governo. Ma anche i Comuni scalpitano, minacciando voto contrario se non saranno accolti i loro emendamenti.
 
 

23 MAR - Le Regioni sono in attesa di una proposta concreta da parte dell’esecutivo che
"traduca” in concreti trasferimenti l’accordo siglato a dicembre. La delegazione regionale, guidata da Vasco
Errani e composta da Renata Polverini, Vito De Filippo,
Michele Iorio e dagli assessori Romano Colozzi e Gaetano
Armao, lo ha ribadito questa mattina al ministro per la semplificazione Calderoli.  
La proposta formale del Governo alle Regioni dovrebbe arrivare in serata, dopo le verifiche tra i ministri Calderoli e Tremonti, rispondendo così a quanto stabilito nell'accordo del 16 dicembre scorso, vincolante per l'intesa delle Regioni  al decreto legislativo in materia di fisco regionale e costi standard.
Le Regioni, ha dichiarato al termine dell'incontro il presidente della Conferenza Vasco Errani, “continuano a chiedere il pieno rispetto e la concretizzazione dell’accordo di dicembre. Vedremo la proposta del Governo e domani prenderemo una decisione”. Insomma i governatori non si accontentano più di un accordo solo programmatico, ma vogliono certezze a cominciare dalla copertura dei finanziamenti per il Tpl.
 
La soluzione per uscire dell’empasse sembra indicarla il coordinatore degli
assessori al bilancio Romano Colozzi, che prevede la stesura di un semplice decreto ministeriale firmato dai ministri Tremonti e Sacconi, in attuazione del comma 29 dell’articolo 1 della legge di stabilità cui faceva riferimento proprio l’accordo di dicembre tra regioni e governo. Questo sembra essere l’unico strumento normativo in grado di dare certezza alle Regioni ma deve essere fatto presto, entro domani, prima cioè che la Bicamerale per il federalismo voti il parere sul decreto legislativo.
 
 
Intanto Sergio Chiamparino,
presidente dell'Anci, ha scritto una lettera ai Ministri Fitto e Calderoli e al Presidente della Commissione per l’attuazione 
del federalismo fiscale Enrico La Loggia per dire in sostanza che l’accoglimento delle richieste di emendamento presentate dall'Associazione dei Comuni Italiani sono condizione essenziale per confermare l’intesa, da parte dei 
Comuni, sullo schema di decreto legislativo in materia di 
federalismo regionale.
 
Chiamparino ha ribadito infatti che “l’intesa espressa da Anci sullo schema di decreto era e resta condizionata all’accoglimento degli emendamenti presentati 
dall’Associazione”. Inoltre, il sindaco di Torino sottolinea che per i Comuni “è
fondamentale poter contare su una autonomia vera garantita attraverso il riconoscimento di una compartecipazione dinamica ad un tributo assegnato alle Regioni in luogo degli attuali trasferimenti, evitando ogni forma di trasferimento surrettizia”.
Qualora le integrazioni dei comuni non dovessero essere accolte – conclude Chiamparino -  “è chiaro che l’intesa dell’Anci verrebbe meno e si trasformerebbe in un parere totalmente negativo”.

23 marzo 2011
© Riproduzione riservata

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