Speciale 2011. Le aspettative della sanità. Intervista a Giuseppe Palumbo (Pdl) (settima puntata)
La legge sulle cure palliative è certamente il provvedimento di cui l’onorevole Palumbo (Pdl), presidente della commissione Affari sociali della Camera, va più fiero nel tracciare un bilancio per il 2010. Perchè è una “risposta innovativa e di grande responsabilità” in grado di offrire un’assistenza adeguata a chi soffre. E per il 2011 prova a scommettere sia sul testamento biologico che sul governo clinico.
20 GEN - Prosegue la nostra inchiesta sul bilancio del 2010 e le aspettative per l'anno appena iniziato. Ora la volta di Giuseppe Palumbo, presidente della commissione Affari Sociali della Camera. (Vedi altri interventi:
3 gennaio 2011,
5 gennaio 2011,
10 gennaio, 11 gennai, 14 gennaio e
18 gennaio).
Presidente Palumbo, che anno è stato il 2010 per la XII commissione?
È stato un anno sicuramente importante. La commissione ha approvato a larghissima maggioranza il provvedimento sulle cure palliative e la terapia del dolore che è legge dal marzo scorso. È stata una risposta innovativa e di grande responsabilità che la commissione ha dato a tutte quelle persone che soffrono. Purtroppo l’Italia, in questi anni, si è caratterizzata sia per il ritardo che per l’arretratezza nell’offrire soluzioni di questo tipo, su queste tematiche. Ora, grazie alla legge e grazie anche al lavoro delle regioni, che si stanno organizzando, saremo in grado di offrire sollievo a tutte quelle migliaia di persone che stanno male, che soffrono e che invece possono essere aiutate. Ma mi permetta di aggiungere una cosa...
Prego...
Questo, e lo dico come presidente dalla commissione Affari sociali ma prima ancora come medico, la ritengo una cosa di fondamentale importanza, la dimostrazione di come la politica sia in grado di porsi dalla parte del malato.
Per il 2011 invece quali sono i provvedimenti che meritano particolare attenzione?
Direi che i più urgenti sono essenzialmente due: il testamento biologico e il governo clinico. Per quanto riguarda il testamento biologico, che è pronto, come saprà è stato deciso che andrà in Aula nel mese di febbraio dove verrà votato dall’Assemblea.
Discorso leggermente diverso invece per il governo clinico che dopo un breve passaggio in Aula è stato rimandato in commissione perchè ha bisogno di una “limatura”. La commissione Affari costituzionali e la commissione bicamerale per gli Affari regionali hanno infatti sollevato alcune osservazioni: essenzialmente secondo loro il provvedimento entrava troppo nel merito e quindi poteva profilarsi un contrasto con le regioni. Lavoreremo su questo in commissione per farlo tornare presto in Aula.
Lei crede dunque che il biotestamento e il governo clinico possano essere approvati dalla Camera nel 2011?
Penso di sì, verosimilmente, se non ci saranno sorprese questi vedranno la luce nel 2011.
Poi ci sono altri progetti di legge su cui stiamo lavorando e che stanno andando avanti in commissione. Mi riferisco alla modifica della legge sulla salute mentale e il provvedimento sulla lungo-degenza per i pazienti in stato vegetativo. Su entrambi stiamo lavorando in comitato ristretto, quindi siamo a un buon punto.
S. S.
20 gennaio 2011
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy