Decreto droghe e off label. Il Governo pone la questione di fiducia sul testo
di Giovanni Rodriquez
Lo ha annunciato nel pomeriggio il ministro Boschi, a seguito della conclusione dei lavori delle commissioni riunite II e XII. Il voto sulla fiducia è calendarizzato per il pomeriggio di domani, mentre il via libero definitivo è previsto per mercoledì. Proteste in Aula della Lega Nord che parla di "depenalizzazione dello spaccio"
28 APR - Si stringono i tempi per la conversione in legge del decreto legge n. 36 del 20 marzo 2014, recante disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza. Nel pomeriggio il ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento,
Maria Elena Boschi, ha posto a nome del governo la questione di fiducia sul provvedimento.
La seduta è stata interrotta più volte per permettere alle commissioni riunite Giustizia e Affari Sociali di concludere i loro lavori. Le due commissioni sono infatti state impegnate nella rielaborazione del testo che è stato modificato per correggere alcuni errori formali riportati nelle tabelle riguardanti le sostanze stupefacenti. Resta quindi pressochè inalterato
il contenuto del testo che avevamo già anticipato.
La questione di fiducia apposta dal governo è stata giudicata "inevitabile" dal capogruppo PD in commissione Affari Sociali,
Donata Lenzi, a causa dei tempi stretti. Quanto al contenuto: "Siamo soddisfatti che si tornerà alla distinzione tra droghe pesanti e leggere”, ha detto Lenzi.
Per la Lega Nord, invece, il comportamento dell'Esecutivo è "allucinante". "Il governo ricorre alla fiducia impedendo all'Aula una discussione su un argomento così importante e delicato - ha detto
Marco Rondini -. In questo modo si blocca la discussione e si depenalizza di fatto lo spaccio di stupefacenti".
I due relatori del documento,
Donatella Ferranti (PD) e
Pierpaolo Vargiu (SC), rispettivamente presidenti della Commissione Giustizia e Affari Sociali di Montecitorio, hanno definito "ottimo" il lavoro fatto dalle commissioni che "nel giro di un mese hanno messo a punto un testo equilibrato, concreto e pienamente in linea con le esigenze emerse dalle audizioni con associazioni ed esperti che ogni giorno vivono i veri problemi sollevati dal decreto".
“Quando diverse sensibilitàculturali e diversi approcci a temi scottanti come quello della droga si siedono intorno a un tavolo col solo obiettivo di trovare soluzioni reali a esigenze drammaticamente sentite, la buona politica vince e risponde pienamente alla sua funzione - hanno spiegato Ferranti e Vargiu -. In questo clima hanno operato le commissioni Giustizia e Affari Sociali che hanno migliorato il testo del governo raccogliendo i contributi pragmatici provenienti da maggioranza e opposizione. La prevenzione del sovraffollamento carcerario, il recupero sociale dei tossicodipendenti e l’accesso più semplice e sicuro a cure economiche per i pazienti sono da oggi risultati più vicini grazie a questo provvedimento”.
Giovanni Rodriquez
28 aprile 2014
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