Caso Pertini. Ministero della Salute: "I cittadini stiano tranquilli. Qualità e sicurezza percorsi di Pma seguono standard elevati"
Tornando sul caso del possibile scambio di embrioni, il Ministero nel rassicurare i tanti cittadini coinvolti in percorsi di procreazione assistita, ha invtato la Regione Lazio ad "accelerare le procedure di accreditamento e certificazione per applicare in tutti i centri gli standard nazionali".
15 APR - L’
incidente all’ospedale Pertini di Roma rischia di creare un clima di confusione e di preoccupazione in tanti cittadini coinvolti, anche nel passato, in percorsi di procreazione assistita. Il Ministero della Salute, restando in attesa dei risultati delle ispezioni e degli accertamenti a riguardo, tuttora in corso, ha ribadito che "le procedure per la qualità, sicurezza e tracciabilità dei percorsi di procreazione assistita, nel nostro paese, seguono con rigore standard elevati, stabiliti da specifiche normative recepite da direttive europee".
"Da alcuni anni è stato avviato un sistema di ispezioni e certificazioni dei centri di Procreazione Assistita, che consente un monitoraggio attento e puntuale delle attività di laboratorio, in ogni singola fase, e stiamo lavorando per rendere tutto questo il più omogeneo possibile su tutto il territorio nazionale - si legge in una nota del Ministero -. Alla Regione Lazio, visto il ritardo nell’autorizzazione dei Centri Pma, chiederemo di accelerare le procedure di accreditamento e certificazione per applicare in tutti i centri gli standard nazionali".
2Con la stessa attenzione e il medesimo rigore - conclude la nota - attueremo la sentenza della Corte Costituzionale che ha appena introdotto nel nostro paese la fecondazione eterologa, che ha bisogno, come tutta la procreazione assistita, di regole e procedure certe e senza alcun margine di ambiguità".
15 aprile 2014
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