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Precari Pa. Patroni Griffi: “Impossibile stabilizzarne 260 mila”. Cgil “Ministro getta panico"


“Invece di lavorare a un accordo quadro credibile e spingere affinché ci sia una proroga immediata dei contratti, il Ministro continua a dare comunicazioni contraddittorie e a utilizzare artatamente i numeri", afferma la Cgil che chiede chiarezza e di “spiegare come verranno tenuti in piedi i servizi”.

06 DIC - “Apprendiamo dal Ministro che i precari del lavoro pubblico sono 115mila nella sanità e negli enti locali, 15mila nelle amministrazioni centrali, 130mila nella scuola, per un totale di 260mila. Fino al 28 novembre, data del penultimo incontro di Palazzo Vidoni, erano 235mila. Dando per buona l'ultima stima, in due anni, stando ai ben più credibili dati della Ragioneria generale dello Stato riferiti al 2010, che censivano in sanità, enti locali e amministrazioni centrali 160 mila precari, ne avremmo già persi per strada 30mila solo nelle pubbliche amministrazioni, scuola esclusa”. Così Rossana Dettori, segretaria generale della Fp-Cgil Nazionale, riprende, e critica, le dichiarazioni rese dal ministro della Funzione Pubblica durante la sua audizione alla Commissione Lavoro della Camera.

“Patroni Griffi, con i suoi continui rilanci, utilizzando in modo mediatico dati sempre poco trasparenti e cambiando troppo spesso le carte in tavola, non fa che gettare nel panico i lavoratori. Oggi rivede di nuovo al rialzo anche i numeri degli esuberi”, prosegue Dettori, definendo Patroni Griffi “un tecnico dell'incertezza in apparente stato confusionale".

"Da tempo – prosegue la sindacalista della Cgil - denunciamo l'espulsione di questi lavoratori a causa di un provvedimento del precedente Governo, il decreto 78 dell'ex Ministro Tremonti, che obbliga gli enti a ridurre del 50% la spesa per il personale precario. Questo, anche se il Ministro Patroni Griffi ha per lungo tempo glissato, ha causato già licenziamenti e ne causerà ancora, per un totale di 80mila espulsioni in 2 anni. Mentre i nodi vengono al pettine e le scadenze si avvicinano - continua Dettori - invece di lavorare a un accordo quadro credibile e spingere affinché ci sia una proroga immediata dei contratti, spiegando anche con che strumento legislativo andrebbe operata, il Ministro continua a dare comunicazioni contraddittorie e a utilizzare artatamente i numeri".

"Siamo di fronte – continua Dettori - alla più grande crisi aziendale vissuta dal Paese, al rischio di nuova disoccupazione, e Patroni Griffi continua a mettere gli uni contro gli altri, adesso persino i giovani contro i precari. Il mix di esuberi, licenziamento dei precari e blocco del turno over, dovrebbe indurlo a maggiore cautela. Ma soprattutto, tra un esercizio ragionieristico e l'altro - conclude la sindacalista - il Ministro dovrebbe spiegare in che modo verranno tenuti in piedi i servizi, particolare che sembra non interessarlo".
 
 

06 dicembre 2012
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