Balduzzi “Bis”. Specializzandi si oppongono. Chiesto incontro urgente con Balduzzi
Per Federspecializzandi le modifiche al ddl Fazio da parte del ministero della Salute "non risolvono le criticità della formazione specialistica, avvalla l'utilizzo degli specializzandi per supplire alle carenze di organico del Ssn e crea un ulteriore ostacolo all'accesso del mondo del lavoro per i neo-specialisti”.
22 NOV - “Contrarietà” da parte di Federspecializzandi alla bozza di disposizioni in materia di formazione specialistica contenute nell'Ex Ddl Fazio riproposto dal ministero della Salute nell'ambito del dibattito parlamentare sul “Decreto Sanità”.
“Nel sancire la possibilità per i medici in formazione specialistica, iscritti agli ultimi due anni di corso, di frequentare ‘volontariamente’ le strutture del Servizio sanitario nazionale inserite nella rete formativa delle scuole di specializzazione, il Ministero della Salute dimentica che la rotazione all'interno di dette strutture è già un obbligo di legge”, afferma in una nota Federspecializzandi sottolineando che “tale rotazione non dovrebbe, però, avvenire su base volontaria, come sancito all'interno dell'Ex Ddl Fazio, ma sulla base di un’attenta programmazione che consenta a tutti i medici in formazione specialistica di raggiungere, attraverso l'offerta formativa garantita nelle diverse strutture, gli obiettivi didattici fissati per legge”.
Nella sostanza, se l'obiettivo del provvedimento è quello di favorire la professionalizzazione degli specializzandi, Federspecializzandi ritiene “più utile l'attuazione di serie e rigorose verifiche dello stato di applicazione delle norme già esistenti piuttosto che l'introduzione di nuove e confuse regole. Se, invece, il tentativo è quello di supplire alle gravi carenze di organico del Ssn attraverso i medici in formazione specialistica che, nell'ultimo anno di corso raggiungerebbero la completa autonomia, di fatto andando a svolgere mansioni e assumendosi responsabilità proprie del personale strutturato, non possiamo non rilevare che tale norma è in palese contrasto con il principio di non sostitutività del personale di ruolo sancito dal Dlgs 368/99 e manifestiamo il nostra fermo dissenso rispetto a questo tipo di soluzione”.
Secondo Federspecializzandi, inoltre, tale norma avrebbe “il nefasto effetto di introdurre un ulteriore ostacolo all'accesso al mondo del lavoro dei medici neo-specialisti che, paradossalmente, si troverebbero la strada sbarrata dagli specializzandi più “anziani”. Ciò va ad aggravare una situazione di grande difficoltà per i giovani medici che, a causa del blocco del turn-over e dei pesanti tagli imposti al Ssn, hanno già visto ridurre pesantemente i propri sbocchi lavorativi”.
Per questo l'Ufficio di Presidenza di Federspecializzandi ha chiesto un incontro urgente con il Ministro della Salute Balduzzi per “ribadire le posizioni espresse in questo comunicato e aprire un confronto costruttivo sullo stato della formazione specialistica medica”.
22 novembre 2012
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