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Nadef. M5S: “Governo mina fondamenta Ssn, i fratelli di tagli sono tornati”


“La Nadef, premessa essenziale della prossima legge di bilancio, non promette niente di buono in generale, ma è pessima sul fronte della sanità. Tutte le agenzie indipendenti suggeriscono un minimo di 4 miliardi di euro da aggiungere in manovra, cifra che era stata promessa anche dal ministro Schillaci. Il governo, invece, pensa bene di ridurre il finanziamento della spesa sanitaria di circa 3,3 miliardi di euro tendenziali”.

02 OTT -

“La Nadef, premessa essenziale della prossima legge di bilancio, non promette niente di buono in generale, ma è pessima sul fronte della sanità. Tutte le agenzie indipendenti suggeriscono un minimo di 4 miliardi di euro da aggiungere in manovra, cifra che era stata promessa anche dal ministro Schillaci. Il governo, invece, pensa bene di ridurre il finanziamento della spesa sanitaria di circa 3,3 miliardi di euro tendenziali. La previsione è confermata anche dall’abbattimento al 6.2% in rapporto al PIL della spesa destinata al fondo sanitario nazionale, ben al di sotto del livello raggiunto con il Movimento 5 Stelle al governo, della media europea e molto lontano da quanto viene investito negli altri grandi Paesi europei come Francia e Germania. Proprio oggi il Presidente Mattarella ha parlato del Ssn come di un patrimonio da difendere. Il governo, dal canto suo, preferisce minarne le fondamenta. I fratelli di tagli sono tornati, si salvi chi può”. Lo scrivono in una nota Senatori e Deputati del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.

“La situazione attuale è già molto critica – proseguono i Parlamentari M5S –. L’ultimo monitoraggio del ministero della Salute evidenzia come in ben sette Regioni italiane i servizi sanitari non siano sufficienti in termini di Livelli essenziali di assistenza. E in tutto il Paese i cittadini si trovano ad affrontare liste d’attesa infinite, pronto soccorso al collasso e disparità intollerabili tra le diverse zone d’Italia. Sono undici milioni gli italiani che si vedono costretti a rinunciare a curarsi o a impoverirsi per rivolgersi al privato. Solo maggiori investimenti potrebbero invertire la rotta e il governo che fa? Quello che sa fare meglio: promette nuovi fondi e poi taglia senza pietà. Prepariamoci, quindi, a liste d’attesa sempre più lunghe, a situazioni sempre più difficili per pazienti e personale sanitario, a numeri ancora peggiori sulle rinunce alle cure. Prepariamoci a lottare per la difesa del diritto alla Salute, che la nostra Costituzione definisce fondamentale e il governo continua a mettere a rischio” concludono i Parlamentari M5S.



02 ottobre 2023
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