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Manovra. Regioni: “Serve un finanziamento eccezionale per salvaguardare il Ssn”


È quanto hanno chiesto le Regioni in audizione al Senato sulla Legge di Bilancio. Come noto molti Enti locali rischiano di andare in disavanzo a causa delle spese sostenute per far fronte alla pandemia che però non sono state rimborsate dallo Stato. Mancano all’appello 2,2 miliardi.

22 NOV - Un finanziamento eccezionale e flessibilità nell’uso delle risorse. Sono due delle principali richieste avanzate dalle Regioni in audizione al Senato sulla Legge di Bilancio. Come già più volte denunciato dalle Regioni mancherebbero all’appello 2,2 miliardi di spese sostenute per far fronte all’emergenza Covid e che non sarebbero state ristorate dallo Stato. Questa penuria di risorse rischia seriamente di far andare in disavanzo molte Regioni col rischio di far scattare i Piani di rientro col pericolo concreto di tagli ai servizi e aumento delle tasse per cittadini e imprese.
 
“Le Regioni e le Province autonome stanno registrando un significativo scostamento sulla spesa sanitaria – hanno affermato gli Enti locali -  a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria anche nell’anno 2021 che attualmente non è coperto da finanziamenti in decreti emergenziali. Per questo motivo era stata evidenziata:
- l’importanza di rafforzare ulteriormente la flessibilità nell’utilizzo delle risorse emergenziali messe a disposizione di ogni singola Regione e Provincia autonoma superando i vincoli, le priorità e le limitazioni poste della normativa emergenziale stante il perdurare nel 2021 di una fase eccezionale e non di una gestione ordinaria della “Sanità”
- la necessità di un finanziamento eccezionale per l’anno 2021 al fine di salvaguardare gli equilibri del sistema sanitario nazionale per garantire un livello di finanziamento corrispondente alla tipologia ed al volume degli interventi emergenziali e di ripresa delle attività ordinarie”.
 
Inoltre, le Regioni evidenziano che il finanziamento del fabbisogno sanitario rispetto al PIL nel 2024 ritorna al livello ante covid-19 (6,3% come nell’esercizio 2019).
 
“Nell’area delle criticità è importante capire se l’incremento del Fondo sanitario di 2 miliardi per il 2022 sia capiente rispetto alle spese già indicate e se consentirà di mantenere gli equilibri dei sistemi sanitari regionali in relazione alla chiusura dell’esercizio 2021, all’andamento della pandemia nel 2022 e ai costi del rinnovo del contratto. Le Regioni stanno infatti registrando uno scostamento sulla spesa sanitaria a causa del protrarsi dell’emergenza da Covid-19 anche nell’anno 2021 come abbiamo già evidenziato nel recente incontro con i capigruppo di Senato e Camera, rimarcando l’urgenza di una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse emergenziali e la necessità di un finanziamento eccezionale per l’anno 2021 per garantire gli equilibri del Sistema Sanitario Nazionale”, ha dichiarato il Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, Davide Carlo Caparini.

22 novembre 2021
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