I chirurghi ospedalieri: “Insostenibili 21 sistemi sanitari diversi, serve riforma”
30 MAR - “Apprezziamo il coraggio e la determinazione del ministro Lorenzin nell’affrontare il mancato raggiungimento dei livelli di assistenza minimi in cinque regioni. Da anni denunciamo i problemi esistenti nel servizio sanitario nazionale e fa piacere confrontarsi con un ministro che non li nasconde. Ora dobbiamo trovare insieme la soluzione perché abbiamo un Paese, anche sul piano sanitario, pericolosamente diviso in due, con un Nord virtuoso ed un Sud che arranca. Abbiamo sempre criticato l’impostazione che vede in un singolo paese l’esistenza di ventuno servizi sanitari diversi, tra regioni e province autonome. Si deve avere il coraggio di cambiare ed affrontare una riforma di sistema”.
Lo affermano
Diego Piazza e
Pierluigi Marini, presidente e vicepresidente dell’Acoi, Associazione Chirurghi ospedalieri Italiani.
30 marzo 2017
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