CITTADINANZATTIVA: “Prima di ‘incolpare’ i cittadini si pensi all'assenza di servizi sul territorio”
24 FEB - “Bisogna passare ai fatti e, prima di "punire" scoraggiando o rendendo più difficile per alcuni l'accesso al Pronto soccorso attraverso i ticket, ci si preoccupi di assicurare servizi territoriali ed ospedalieri adeguati ai bisogni di cittadini. È quanto afferma
Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro Lorenzin alla trasmissione de La7 “Piazza Pulita”. Il Ministro ha parlato di un abuso da parte dei cittadini nel ricorso al PS e dell’opportunità di estendere i ticket per i codici bianchi.
“Ad oggi - sottolinea Aceti - il cittadino già paga il ticket per i codici bianchi: dal 2010 al 2013 la Corte dei Conti segnala un aumento del 25% sul fronte ticket a carico dei cittadini. E se c'è un eccesso di ricorso al Pronto soccorso è perché non trova adeguate risposte altrove, in primis dai servizi sanitari territoriali. Molto spesso le difficoltà riguardano gli stessi servizi di emergenza ed urgenza dove, a causa del taglio dei posti letto e del numero non adeguato di personale sanitario, i pazienti subiscono attese di ore e anche giorni in condizioni disumane. E di sicuro le persone non sono contente di fare ore di attesa in pronto soccorso e magari essere poi costrette a rimanere anche giorni sulle barelle. Questa è la priorità che va affrontata con urgenza".
"Sulla partita dei ticket - ha concluso - , comunque, chiediamo che le associazioni siano coinvolte perché si tratta di una riforma che incide profondamente sui principi fondanti del SSN, sulla sua equità ed accessibilità”.
24 febbraio 2015
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