Vargiu: “C’è stata una sottovalutazione del fenomeno da parte dell’Oms”
07 OTT - “L’Italia ha delle eccellenze nel campo della ricerca che possono essere messe in opera in Africa, ma anche per l’istituzione di un cordone di prevenzione sanitaria che può evitare la diffusione del contagio nei paesi più evoluti”. Ne è convinto
Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali, che oggi ha assistito all’audizione di Beatrice Lorenzin sulla diffusione del virus Ebola.
Vargiu però aggiunge che “sicuramente c’è stata una sottovalutazione del fenomeno da parte dell’Oms dei rischi dell’epidemia che si è riverberata su un ritardo della ricerca per quanto riguarda le vaccinazioni che la per la ricerca sui farmaci che potevano essere utilizzati come antivirali per il trattamento dei pazienti colpiti dall’epidemia”.
“Ormai – ha proseguito – iniziano le segnalazioni su casi di pazienti contagiati in occidente, per cui crediamo fondamentale che il mondo occidentale si organizzi. L’Italia è considerata una delle sei nazioni europee in grado di effettuare l’isolamento e il trattamento del paziente. Per cui l’istituzione di una struttura di coordinamento tra le nazioni, operativa h24, in grado di effettuare l’isolamento e il riconoscimento immediato della malattia oltre ad aiutare quelle nazioni Ue che non sono in grado di farlo in maniera adeguata, diventa un’emergenza di cui probabilmente il governo nazionale italiano può incaricarsi”.
“Io credo – ha concluso Vargiu – che sarebbe utile che anche la Camera in discussione generale si occupi di questo argomento, che rischia di diventare un’emergenza ben superiore di quella avvertita rispetto alle previsioni”.
07 ottobre 2014
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