Spending review. Le ipotesi/1. Quanto e dove si taglieranno i posti letto. La tabella
04 LUG - La scure della spending review si potrebbe abbattere sui posti letto ospedalieri. Diciamo potrebbe, perché proprio in queste ore è in corso un braccio di ferro tra Balduzzi e i colleghi dell’Economia. Per il titolare della Salute, il nuovo parametro dovrebbe essere orientativo e di stimolo alle Regioni, senza imposizioni da Roma. Per i secondi, Giarda e Bondi in testa, il taglio dei letti dovrebbe invece scattare da subito, tanto che sono stati già ipotizzati i possibili risparmi in misura di circa 400 milioni euro annui.
In ogni caso, in attesa di sapere come andrà a finire, proviamo a fare un po’ di calcoli, basandoci sugli ultimi dati pubblicati dal ministero e relativi al 2009. Ieri, i primi rumors parlavano di 30 mila letti in meno, ma il Ministero già in serata frenava su 16/18 mila posti da tagliare.
E’ chiaro che il quantum dipenderà dal numero di letti effettivamente attivi ad oggi (che non conosciamo), perché quello che conta alla fine è il numero di letti totali in relazione al nuovo indice per abitanti.
Ipotizzando infatti il 3,7 per mille, di cui si parla nelle bozze della manovra, e rapportandolo alla popolazione attuale di 60,6 milioni di abitanti, ne deriva un totale di posti letto "ottimali" di 224 mila unità.
Quanti saranno quelli da tagliare (30 mila o 16 mila) si capirà quindi solo una volta resi noti i dati attuali sulla dotazione ospedaliera.
Il taglio dei posti letto Regione per Regione, le nostre stime sui dati 2009.
Ma vediamo ora nel dettaglio ciò che potrebbe accadere nelle singole Regioni, confrontando la dotazione ospedaliera presente nel 2009, quando la dotazione media era di circa 4,2 x mille abitanti, con quella che ne deriverebbe applicando a tutti il 3,7 x mille. Il taglio, come detto, dovrebbe essere di circa 27.000 posti letto, ovvero in media una riduzione del 10,6% rispetto al 2009.
In testa alla classifica delle Regioni che dovranno tagliare più letti c’è il Molise, che rispetto al 2009 vedrà ridursi la dotazione del 33,2%. Insomma, un posto letto su tre sarà tagliato. Riduzione drastica anche nella Pa di Trento dove il calo sarà del 20,9%, mentre sul terzo gradino di questa speciale graduatoria troviamo poi il Lazio, che a fronte dei 26.473 posti del 2009 dovrà passare a 21.196. Più di 5.000 letti in meno, ovvero una riduzione del 19,9%. Tagli ingenti anche per l’Emilia Romagna (-3.500 letti per una riduzione del 17,8%), per la Sardegna (-16,8%) e per la Liguria (-16,1% rispetto al 2009). Ma in questo scenario di tagli ci sarà anche qualche regione che beneficerà invece di un aumento (seppur minimo) della dotazione di letti. Stiamo parlando della Campania vedrà il suo numero di posti letti crescere rispetto al 2009 del 3,3%. Stesso discorso varrà anche per l’Umbria, dove l’aumento della dotazione sarà del 3%. Lievissimo incremento (+0,7%) anche per la Basilicata.
04 luglio 2012
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