“Il governo ha promesso ai medici di limitare la possibilità di punire la colpa medica ai soli casi di colpa grave e l’emendamento inizialmente presentato in Parlamento raggiungeva esattamente questo scopo. Successivamente, però, il governo ha riformulato il testo, riscrivendolo completamente per arrivare a un compromesso che non determina alcun effetto reale. Nel nuovo testo, infatti, la punibilità per colpa lieve non è esclusa in tutti i casi, ma solo se deriva da una condizione di carenza di personale ed esclusivamente se si tratta di una grave carenza. A livello legale questo si traduce nel fatto che non è sufficiente la semplice mancanza di personale che tutti i medici affrontano ogni giorno, ma sono necessarie situazioni di eccezionale riduzione degli organici. Cosa significa tutto questo? Che lo scudo penale, per fare un esempio, non si applicherà al medico di pronto soccorso che da solo deve prendere in carico venti pazienti instabili. Questo emendamento, insomma, è una presa in giro, perché cambia tutto per non cambiare nulla: non restituirà serenità ai medici più esposti ai rischi medico legali come chi lavora in pronto soccorso e non produrrà effetti reali per la collettività, che continuerà a non trovare personale sanitario disposto a lavorare in queste condizioni”.
Lo scrive in una nota Marianna Ricciardi, Deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.